L'opinione

Genitori non è mai troppo tardi?

today26 Giugno 2025

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A cura di Ferruccio Bovio

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, diventerà, dunque, padre per la quarta volta a 66 anni. E’ in arrivo, infatti, una bambina che nascerà il prossimo settembre. La mamma è un’artista quarantenne di Monopoli che, da tempo, convive con il governatore pugliese. Una notizia che ha incuriosito i media portandoli anche a malignare un pochino sulla non più verdissima età del futuro papà, ma certamente senza destare tutto lo scalpore che ne sarebbe, invece, scaturito se ad avere superato ampiamente gli “anta” fosse stata una donna. D’altra parte, sono piuttosto frequenti i casi di uomini agiati ed attempati che scoprono le gioie della paternità proprio quando il tempo a loro disposizione comincia ad accorciarsi inesorabilmente. Pensiamo, ad esempio, a Charlie Chaplin che che il suo ultimo figlio lo fece a 73 anni, per non dire di Abramo che, quando venne al mondo Isacco, di anni ne aveva addirittura cento…

Esiste, comunque, un doppio standard di valutazione tra la genitorialità avanzata maschile e quella femminile: e non c’è dubbio sul fatto la prima goda, a livello sociale, di maggiore benevolenza. In fondo, un uomo anziano – soprattutto quando è pure danaroso – offre ai suoi figlioletti maggiori garanzie di benessere e di stabilità economica. Al contrario, pochi sembrano considerare anche le esigenze di un bambino che, forse, preferirebbe avere al suo fianco un padre che gli insegni a sciare o a giocare a pallone, piuttosto che un nonno che passa tutto il giorno a parlare al telefono con il suo agente di Borsa…Se, invece, è la mamma a partorire in età avanzata, sono quasi tutti pronti a criticarla e ad accusarla di essersi fatta travolgere dal proprio egoismo. Egoismo che – magari per dedicarsi alla carriera – l’avrebbe portata a prendere la sua tarda decisione in una fase della sua esistenza in cui – non essendo più le energie “quelle di una volta” – viene, purtroppo, a mancare la piena capacità di accompagnare come si deve la crescita di un bambino, prestandogli tutte le cure di cui ha bisogno…

E, probabilmente, alla base di questa maggiore severità di giudizio nei riguardi delle maternità avanzate, risiede un’ ancestrale abitudine a pensare – non sappiamo se realmente giustificata a livello biologico – che, in fondo, rispetto all’uomo, la donna sia, effettivamente, portatrice di una maggiore attitudine alla cura dei figli e della famiglia in generale. Quello che, invece, ci pare certo è che – maschi o femmine che siamo – tutti noi disponiamo di un bagaglio di vitalità che, purtroppo, è tutt’altro che inesauribile: e, francamente, non ci pare affatto giusto che a doverlo constatare vengano chiamati proprio i bambini…Pertanto, auguriamo una grande felicità ad Emiliano e alla sua compagna, anche se non ci sentiamo del tutto sicuri del fatto che abbiano fatto la scelta giusta. Siete d’accordo con noi?

26 Giugno 2025

Scritto da: Redazione


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