Attacco Usa e Gb contro houti nello Yemen. L’Italia si è rifiutata di partecipare, dice Reuter. Non ce lo hanno chiesto, risponde il Governo

Dopo l’attacco statunitense e britannico contro le basi houti nello Yemen scoppia il giallo della mancata partecipazione italiana. Secondo l’agenzia Reuters, l’Italia si è rifiutata di partecipare all’operazione militare, spiegando che Roma preferisce perseguire una politica che punti alla calma nel Mar Rosso. La fonte ha anche detto che il governo avrebbe avuto bisogno del sostegno parlamentare per prendere parte a qualsiasi azione militare, e sarebbe dunque stata impossibile una rapida approvazione. “L’Italia non può partecipare ai raid senza l’ok del Parlamento”, sostiene il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Palazzo Chigi smentisce la ricostruzione della Reuters. “All’Italia è stato chiesto di sottoscrivere la dichiarazione congiunta con Stati Uniti, Regno Unito e altri Paesi alleati, ma non è mai stato chiesto di partecipare ai bombardamenti in Yemen.  Lavoriamo per mantenere bassa la tensione nel Mar Rosso e siamo impegnati nella coalizione europea per garantire libera circolazione delle navi nell’area”, riferiscono fonti di Palazzo Chigi. La Spagna si smarca dalla coalizione anti houti. “Non sappiamo ancora se l’Unione Europea farà una nuova missione, ma se lo farà la Spagna non parteciperà nel Mar Rosso, perché partecipa già a 17 missioni”, ha detto la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles.  Intanto decine di migliaia di manifestanti yemeniti si sono riversati in piazza Sabeen – una delle piazze più grandi di Sanaa – per esprimere la loro rabbia per gli attacchi. E alcuni deputati democratici americani hanno criticato il presidente Joe Biden accusandolo di aver di fatto trascinato gli Stati Uniti in una guerra senza l’autorizzazione del Congresso, come previsto dalla Carta.