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Confesercenti: un 2024 da tsunami per i negozi italiani

today25 Febbraio 2025

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A cura di Ferruccio Bovio

Dal Consuntivo 2024 della Confesercenti emerge che lo scorso anno, nel campo del commercio, hanno avviato una nuova attività soltanto 23.188 nuove imprese, mentre ben 61.634 hanno chiuso definitivamente i battenti. Una proporzione che, pertanto, si avvicina a quella di un’apertura ogni tre chiusure: la peggiore degli ultimi dieci anni.

A pesare sul comparto – e in particolare sul crollo delle nascite di imprese – sono il rallentamento dei consumi, la carenza di credito e i fattori demografici. L’invecchiamento progressivo della popolazione si riflette, infatti, anche sul sistema imprenditoriale, visto che, tra il 2014 ed oggi, sono sparite, in tutti i settori di attività, oltre 153mila attività di under 35, delle quali 66mila erano proprio nel commercio. Confesercenti lamenta, inoltre, il fatto che grosse difficoltà per i negozi nascono anche da un credito sempre più asfittico e da un mercato reso sempre più difficile dalla ripresa lenta dei consumi delle famiglie e dall’ aumento della concorrenza composta dai  grandi gruppi dell’online. L’analisi di Confesercenti chiarisce come la crisi di natalità nel commercio sia un fenomeno ormai strutturale, considerato che, nel 2014, le aperture erano state 43.324 – pari a poco più di 118 al giorno – mentre nel 2024, il ritmo giornaliero di iscrizioni è calato a 63,5.

Un crollo diventato via via più veloce a partire dal 2020: di conseguenza, se la tendenza di questi ultimi quattro anni proseguisse senza inversioni, già nel 2034 il numero di nuove aperture potrebbe scendere a zero, segnando così la fine del commercio tradizionale. Per contro, se le nuove aperture diminuiscono, le chiusure di negozi continuano invece ad aumentare, per il quarto anno consecutivo. Non a caso, nel 2024, ogni giorno hanno abbassato la saracinesca circa 169 attività, contro le 139 del 2020, che pure era stato l’anno della pandemia. Un aumento che porta il rapporto tra chiusure e nuove iscrizioni vicino a 2,7, mentre, nel 2014, era di 1,5 a 1.

Credits Foto: Confesercenti

25 Febbraio 2025

Scritto da: Redazione


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