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Vladimir Putin non vuole la pace, ripete l’Ucraina. E l’intelligence di Kiev fornisce un dato che costituirebbe una prova: la Russia si prepara a reclutare 343.000 nuovi soldati nel 2025 per compensare le perdite nei suoi ranghi dopo 3 anni di guerra. L’informazione arriva in un momento cruciale, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel mirino degli Stati Uniti e di Donald Trump: Kiev chiede una pace solida, con garanzie di sicurezza. La posizione di Zelensky viene bocciata senza appello da Washington: stop agli aiuti militari e ‘siluri’ quotidiani al presidente ucraino.
Sullo sfondo, la guerra continua e i segnali per l’Ucraina sono allarmanti, come spiega Vadym Skibitsky, vice capo del servizio di intelligence militare (Hur). Putin cerca altri soldati e i piani del Cremlino potrebbero cambiare con l’aumentare delle perdite. “Per esempio, l’anno scorso l’obiettivo era di 375-385.000 coscritti, poi i piani sono cambiati in 430.000″. Circa l’80% di quelli mobilitati l’anno scorso erano destinati a rimpiazzare le perdite sul campo di battaglia, ha aggiunto Skibitsky.
La Russia sta anche pianificando di arrivare ad avere una capacità di lanciare simultaneamente 500 droni Shahed contro l’Ucraina, ha detto ancora. Un numero che potrebbe rappresentare una sfida significativa per le difese aeree dell’Ucraina. Per Skibitsky l’obiettivo principale della Russia sul campo di battaglia è quello di continuare ad avanzare in direzione di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, ma sono previste anche offensive a sud, a Kherson e Zaporizhia.
Skibitsky spiega che sebbene l’industria russa abbia diversificato la sua produzione, gli obiettivi rimangono gli stessi: infrastrutture critiche come centrali elettriche, sistemi di trasporto e giacimenti di gas. “I tipi di droni attualmente in uso includono droni da attacco, droni da ricognizione e droni senza carico utile da combattimento”, spiega ancora. In quest’ultimo caso, l’obiettivo è distrarre i sistemi di difesa aerea. “È molto difficile distinguere dove vola un drone con una testata e dove uno senza”, aggiunge.
Skibitsky avverte inoltre che le forze russe hanno “sovraccaricato” i sistemi di difesa aerea attraverso nuove strategie di combattimento basate sulla combinazione di razzi e sul numero crescente di luoghi da cui lanciarli. “Oggi i missili arrivano da qualsiasi direzione”, dice. Sul suo account Telegram, Zelensky ha riferito che solo nell’ultima settimana le forze russe hanno lanciato circa 1.050 droni e quasi 1.300 bombe aeree, oltre a circa 20 missili “per distruggere città e uccidere persone”.
Scritto da: Giornale Radio
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