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Ucraina-Russia, Trump vuole la pace in 100 giorni: la missione impossibile di Kellogg

today22 Gennaio 2025

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(Adnkronos)

Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale per l’Ucraina da Donald Trump con il mandato di risolvere la crisi in cento giorni. Ma si tratta di un obiettivo irrealizzabile. E’ un negoziatore che non negozierà, non ha influenza alla Casa Bianca, non consiglierà il Presidente. Così viene descritto da chi ha lavorato con lui mentre a Mosca viene preso in giro come “un relitto della guerra fredda”, o nel migliore dei casi ignorato.

Premesse che sembrano confermare che sforzo per una soluzione della crisi lo gestirà Trump in prima persona con Vladimir Putin. Non con Kiev, e in tempi lunghi. Tant’è che non appena insediato, nei suoi primi commenti con la stampa, il Presidente americano non ha escluso l’adozione di ulteriori sanzioni contro Mosca.

Trump apprezza Kellogg perché, aveva detto, è uno che “non offre mai la sua opinione a meno che io non gliela chieda”, come aveva reso noto l’ex consigliere per la sicurezza nazionale del tycoon John Bolton. “Ama stare in sua compagnia e lo considera una persona estremamente leale, ma non ha mai esercitato alcuna influenza politica”, ha aggiunto, parlando con il Wall Street Journal, un ex funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale che aveva lavorato con Kellogg durante la prima amministrazione. “Di certo, non proporrà nulla che si allontani da quanto ha in testa Trump”.

Come ha spiegato il presidente russo, non a caso parlando di fronte al suo Consiglio di sicurezza, il giorno dell’insediamento di Trump, in discussione non vi è “una breve tregua, una pausa per il raggruppamento delle forze e il riarmo con l’obiettivo di un successivo proseguimento del conflitto, ma una pace a lungo termine basata sul rispetto degli interessi legittimi di tutti, di tutti coloro che vivono nella regione”. La risposta di Trump è stata quella che in Russia, dove nessun esponente Kellogg lo ha neanche mai citato, le cose non stanno andando bene.

Una sua missione esplorativa a Kiev e in altre capitali europee è stata cancellata nel silenzio generale e non ancora riprogrammata. Il suo ruolo reale è quello di aprire la strada ai negoziati fra Trump e Putin.

La sua nomina sarebbe avvenuta sulla base di una proposta di un piano di pace che aveva co firmato pubblicato lo scorso anno dall’America First Policy Institute in cui si criticava l’Amministrazione Biden per la sua gestione della crisi, in particolare per la lentezza con cui erano state dispiegati gli aiuti militari. Il piano si basava sul congelamento dell’ammissione dell’Ucraina nella Nato, il congelamento della linea del fronte, e l’inizio del sollevamento delle sanzioni in cambio di un accordo di pace, e il blocco di aiuti militari a Kiev nel caso non avesse accettato di trattare. Il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda lo aveva deriso, definendolo una combinazione di “pan di zenzero e frustate”. “Kellogg è Pentagono e repubblicano con tutta l’anima. E ama il denaro”.

Veterano decorato nella guerra in Vietnam, è un sostenitore di Trump sin dal 2015, quando si è offerto di fargli da consigliere a titolo gratuito. Aveva prestato servizio quattro anni nel suo Consiglio di sicurezza nazionale. Nessuna competenza specifica sull’Ucraina, nessuna esperienza di diplomatico e nessun futuro di negoziatore in futuro con la Russia, riassume il quotidiano americano.

Difficilmente Kellogg “sarà una garanzia contro l’influenza che Putin ha su Trump. Farà semplicemente quello che Trump gli dirà di fare. Potrebbe protestare lievemente ma Trump non lo ha scelto per le sue opinioni indipententi”, ha rincarato la dose Bolton.

La figlia del negoziatore, Meaghan Mobbs, è stata anche lei militare ed è in pensione. E’ presidente della ong Weatherman Foundation che invia in Ucraina aiuti umanitari da un hub logistico in Romania. La Tass aveva accusato l’ong di aver rimpatriato i corpi di volontari americani uccisi al fronte e di aver organizzato una visita di Kellogg in Ucraina in seguito alla quale l’ex generale “aveva immediatamente chiesto al Senato di inviare a Kiev aiuti militari letali”.

Scritto da: Giornale Radio

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