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today6 Maggio 2025
(Adnkronos)
La mancata elezione alla cancelleria tedesca per sei voti è “una seria battuta d’arresto politica per Friedrich Merz”, che “sconta l’insoddisfazione di alcune frange della coalizione che evidentemente non è riuscito a gestire”. Questo il commento di Michele Valensise, già ambasciatore a Berlino, oggi presidente dell’Istituto Affari Internazionali. Il margine di vantaggio della nuova coalizione tra Cdu/Csu e Spd è di solo dodici voti, ricorda parlando con l’Adnkronos, “ma il problema non è di aritmetica parlamentare”, quanto piuttosto di “evidenti franchi tiratori nelle file della maggioranza”.
“Ci può essere stato fuoco amico da alcuni deputati della Cdu critici delle ultime mosse di Merz, che in un infelice passaggio parlamentare delle settimane scorse si è prima avvicinato alla AfD e poi ne ha preso le distanze. O anche da settori della Spd, poco convinti della opportunità di partecipare a un nuovo governo di ‘grande coalizione’ nella posizione, a loro avviso svantaggiosa, di partner minore”, spiega. Infine, Merz “può essere stato penalizzato da un suo approccio personale, meno ‘inclusivo’ di quello che ad esempio ha caratterizzato a lungo il cancellierato di Angela Merkel”, evidenzia Valensise, secondo cui il partito più soddisfatto dello schiaffo inflitto oggi al cancelliere in pectore è AfD, “che farà di tutto per strumentalizzare a suo favore l’esito del voto”.
A Berlino “prevalgono la sorpresa e il disorientamento” a seguito di quello che l’ex ambasciatore, che è stato anche presidente del Centro italo-tedesco per il dialogo europeo Villa Vigoni, definisce “un fatto senza precedenti, mai successo nella storia tedesca”. “Nelle prossime ore – osserva ancora – la maggioranza dovrà necessariamente serrare i ranghi attraverso trattative interne, non semplici. La Germania ha bisogno di un governo stabile e anche l’Europa ha lo stesso interesse, specie nell’attuale congiuntura internazionale così complessa”, perché se il Paese più grande dell’Ue entrasse in uno stallo prolungato e in una fase di forte incertezza, “le conseguenze negative non si limiterebbero alla Germania”.
Scritto da: Giornale Radio
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