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Crisi SVB: evitare in Europa un panico ingiustificato | 16/03/2023 | Il Corsivo

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A cura di Ferruccio Bovio

In questi giorni, autorevoli esponenti dell’economia europea – tra gli altri, anche gli italiani Paolo Gentiloni e Giancarlo Giorgetti – si sono esposti, senza esitazioni, nel rassicurare cittadini ed istituzioni circa la saldezza del sistema creditizio continentale. Il senso del loro messaggio è stato, quindi, quello di chiarire a tutti che le ansie che si stavano diffondendo sulla “tenuta” delle banche europee, erano del tutto ingiustificate. Infatti, in generale, i nostri istituti di credito – che, ricordiamo, sono sottoposti alla vigilanza della BCE – risultano spesso essere ben più affidabili rispetto a quelli statunitensi: soprattutto grazie ad un sistema di regole (quello conosciuto come “Basilea 3”) che, sebbene sia stato sovente criticato perché giudicato eccessivamente rigido, rivela però – proprio in circostanze come quelle che stiamo vivendo – una sua notevole efficacia nell’ assicurare, al nostro sistema bancario, quella stabilità che è assolutamente indispensabile per fronteggiare, con una certa serenità, anche le situazioni più difficili. E ci stiamo riferendo, nello specifico, a quei poteri di intervento della Vigilanza che, per quanto considerati talvolta fastidiosamente invasivi, sono tuttavia tali da costituire una sorta di vaccino molto efficace nei confronti di possibili minacce di “contagio”, provenienti da altri sistemi bancari meno prudenti. A tal fine, il fattore che risulta essere maggiormente decisivo e tranquillizzante è quello rappresentato dalla fissazione di elevati livelli per quanto concerne i requisiti patrimoniali delle banche europee: livelli in grado di garantire che le riserve di capitale siano sempre tali da impedire ogni turbativa alla stabilità della banca, anche quando questa si dovesse trovare sotto pressione.

Più in particolare, l’applicazione di Basilea 3 stabilisce che il rapporto tra patrimonio totale e attività a rischio non possa mai risultare inferiore all’8% e che la copertura della liquidità temporanea sia pari almeno al 100%. Copertura che poi, nel caso degli istituti italiani, arriva fino al 160%.

Appare, dunque, evidente come simili misure prudenziali dovrebbero consentire, all’ Eurozona, di evitare ogni eventuale contagio, senza che nessuno si faccia trascinare emotivamente da un panico che, a questo punto, parrebbe davvero immotivato.

Scritto da: Giornale Radio

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