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today3 Ottobre 2023 1
A cura di Daniele Biacchessi
C’era bisogno del richiamo di Sergio Mattarella, al Festival delle Regioni di Torino, per ricordarci quanto sia importante salvaguardare la sanità pubblica dalle privatizzazioni. “E’ un patrimonio prezioso da difendere e adeguare”, sostiene il Capo dello Stato davanti alla platea formata da venti Presidenti di Regioni, di centrodestra e centrosinistra, profondamente allarmati per i tagli annunciati dal Governo nella prossima legge di bilancio. “La riflessione delle Regioni, in dialogo con il Paese e con la società, è particolarmente importante”, continua Mattarella riferendosi alle richieste per la sanità avanzate dagli enti regionali. Nella nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, il rapporto spesa sanitaria/Pil, è al 6,6 per cento nel 2023, ma nel 2024 scenderà al 6,2 per cento, e nel 2026 al 6,1. Si tratta di un progressivo, ma inesorabile impoverimento delle risorse economiche destinate alla cura delle persone, a beneficio della sanità privata. Così da 134,7 miliardi di spesa nel 2023 si passerà a 132,9 l’anno prossimo. In Francia e Germania, per fare un confronto, il rapporto supera il 10 per cento. La diminuzione dei finanziamenti dello Stato prevista dalla manovra economica va anche in una direzione contraria da quanto richiesto dallo stesso ministro della Salute Orazio Schillaci, cioè almeno 4 miliardi in più. Del resto, l’ultimo monitoraggio del ministero dimostra con dati e numeri come in sette regioni italiane i livelli essenziali di assistenza sanitaria siano totalmente insufficienti. Le opposizioni e i Governatori incalzano il Governo e lo invitano a rivedere le cifre destinate alla sanità per i prossimi anni, ma non si tratta di una mera questione economica. Con la proposta di autonomia differenziata del ministro Roberto Calderoli, cresce il divario tra Regioni ricche e povere sul piano economico, e queste disuguaglianze potrebbero stravolgere il servizio sanitario nazionale e la salute pubblica e gratuita prevista nella nostra Costituzione.
“Il Corsivo” a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell’angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca.
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Scritto da: Giornale Radio
today4 Novembre 2024 13231 8
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