Il Corsivo

Infanzia negata

today11 Dicembre 2025

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Scritto da Ferruccio Bovio

Certamente, nulla come la sofferenza dei bambini è in grado di sollevare ondate di sdegno e di commozione. Ed a questo proposito, l’esempio più recente è quello dato dalla sventurata sorte di tanti piccoli Palestinesi che, loro malgrado, hanno dovuto subire, contestualmente, sia il cinismo irresponsabile di chi ha governato la Striscia di Gaza negli ultimi vent’anni, che la spietata violenza dei bombardamenti israeliani. Quanti di loro che hanno perso la vita dopo il 7 ottobre, non saranno probabilmente tutti quelli di cui ci parla il ministero della Salute di Hamas – tradizionalmente piuttosto generoso nel gonfiare i numeri – ma rappresentano, comunque e indubbiamente, una quantità di perdite umane assolutamente ingiustificabile e che, non a caso, ha finito per alimentare – sia nelle piazze italiane, che in quelle europee – manifestazioni folte e agitate come non se ne vedevano dagli Anni 70.

Ci sono però, anche tanti altri bambini – 19.546 stando alle stime, per altro prudenziali , dell’Associazione ucraina “Bring Kids Back”- che sono stati sottratti alle loro famiglie dai soldati russi, per essere “rigenerati” nei 165 cosiddetti “campi di rieducazione”, sparsi per la Russia e la Bielorussia , in vista di essere poi arruolati nell’esercito di Putin, una volta raggiunta l’età di 17 anni. Stiamo parlando di quasi 20.000 minori – tutti identificati con nome e cognome – che stanno subendo, proprio in queste ore, un allucinante lavaggio del cervello, finalizzato alla cancellazione completa della loro identità. E non a caso, le pochissime giovani prede umane che, grazie a rocambolesche operazioni condotte da organizzazioni umanitarie, sono riuscite a rientrare in patria, mostrano ferite psichiche particolarmente profonde e, forse, addirittura irrimediabili.

Ciò nonostante, il loro destino, almeno dalle nostre parti, sembra interessare ben poco: infatti, salvo non fossimo particolarmente distratti, dal 2022 ad oggi, su questo tema, non ci è mai giunta notizia di manifestazioni pubbliche di protesta o di altre iniziative diplomatiche meritevoli di considerazione. Fatta, forse, eccezione per quella – vanamente – condotta dal cardinale Zuppi. Quanto alla preoccupata lettera che Melania Trump avrebbe consegnato personalmente a Vladimir Putin in Alaska, l’unica cosa da rilevare è la spudoratezza con la quale il diretto interessato ha accolto gentilmente la richiesta, senza neanche far finta di negare la sussistenza dei fatti.

Esistono, dunque, bambini più meritevoli di cure ed altri di cui ci si può, magari, disinteressare? Forse non per tutti è così, ma è piuttosto evidente come alle variegate e confuse schiere dei pacifisti nostrani, il destino del popolo ucraino debba importare meno di niente…C’è poi anche un altro aspetto più generale della questione: ed è quello che un conto è il venire a conoscenza, per sentito dire, di una determinata atrocità ed un altro è, invece, il poterne prendere atto attraverso l’uso delle immagini. Pertanto, mentre i bambini palestinesi morti o mutilati li abbiamo potuti vedere in tutti i media possibili ed immaginabili, quelli ucraini potrebbero anche non esistere ed essere pura invenzione della propaganda di Kiev… Strano però, che un uomo di spettacolo, di teatro e di TV – quale è il povero Zelensky – non abbia compreso, fino in fondo, l’importanza di certe carte da giocare sul tavolo delle comunicazioni di massa.

Scritto da: Ferruccio Bovio


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