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A cura di Ferruccio Bovio
Si sono concluse le commemorazioni ufficiali per il ventennale del 11 settembre. Abbiamo tutti rivisto le immagini, ascoltato le testimonianze, letto le rievocazioni e le analisi di generali, diplomatici e politologi che ci hanno portati a riflettere sulla straordinaria impronta storica lasciata, in tutto il mondo, da quei quattro aerei di linea lanciati come bombe devastanti su oltre tremila cittadini americani. Però, purtroppo, a non pochi di noi è pure capitato di doversi anche sorbire tutta una serie di fandonie complottiste, ribadite, con cieca ed incrollabile convinzione, dai tanti gruppi di fanatici che credono di opporsi alla dittatura sanitaria , alla cospirazione del nuovo ordine mondiale ed alla immancabile piovra ebraica che governerebbe il Pianeta fin dai tempi di Re Salomone…. E certamente, la tragica vicenda delle Torri Gemelle si presta molto bene a stimolare la fantasia malata dei vari terrapiattisti di destra e di sinistra che, affermando i loro dogmi e le loro verità, imperversano un po’ ovunque sui social, volendoci, raccontare, ad ogni costo, la realtà arcana degli attentati di quel giorno, fin da subito subdolamente celata, a noi poveri ingenui, dalle fonti di informazione ufficiali.
Tra i movimenti complottisti online più noti, come ad esempio QAnon, una delle teorie più diffuse sostiene che il vero responsabile di tutto quanto avvenne, in quello sventurato martedì di fine estate, sarebbe stato lo stesso governo statunitense – all’epoca guidato dal presidente George W. Bush – che avrebbe organizzato ed eseguito gli attacchi, o che, comunque, pur essendone stato informato anticipatamente, nulla avrebbe fatto per impedirli. Su queste basi, sono poi facilmente germogliate anche altre stramberie come quella secondo la quale Osama Bin Laden non sarebbe stato altro che un burattino manovrato da fantomatiche élite mondiali, interessate a provocare uno sconquasso geopolitico, per poter ridurre le libertà dei cittadini e favorire così l’affermarsi di una dittatura tecnocratica a livello globale.
E poi, come al solito, poteva mancare qualcuno che non si chiedesse come mai, tra le vittime newyorkesi, non figurasse alcun ebreo, nonostante fossero ben quattromila i lavoratori israeliti a servire, regolarmente, ogni giorno presso le Twin Towers? Ma è chiaro…perché erano stati tutti avvertiti, la sera prima, di non andare il mattino dopo in ufficio…probabilmente dallo stesso governo di Gerusalemme, oppure da qualche misteriosa loggia finanziaria magari facente capo ai Rothschild o a George Soros…A nulla servono i dati ufficiali degli ospedali e degli obitori che ci parlano di una percentuale del 9,2% di ebrei che rimasero sotto le macerie: un dato, del resto, perfettamente in linea proprio con quel 9,7% che riguarda, invece, la presenza di residenti israeliti nella Grande Mela. Ma tant’è…evidentemente quella di credere alle fiabe è un’esigenza che accompagna certi individui per tutta la vita.
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Written by: Giornale Radio
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