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today5 Settembre 2022
A cura di Daniele Biacchessi
Tutti gli analisti sono concordi sulla vittoria del centrodestra alle elezioni del 25 settembre. Sul piano numerico, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia sarebbero ad un passo da una maggioranza che potrebbe persino cambiare la nostra Costituzione, ma sotto il profilo politico sono uniti?
Stando alle ultime polemiche sulle sanzioni russe parrebbe prevalga la divisione su gran parte dei punti inseriti nel programma comune. La Lega perde consensi da mesi: da poco sotto il 18% ottenuto alle elezioni del 2018, il partito di Matteo Salvini è stimato oggi tra il 12 e il 13%, in calo costante. Dove andrebbero a finire i voti in uscita dalla Lega? Nella quasi totalità i voti dei leghisti scontenti passano a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, passato dal 4,35% del 2018 alla rilevazione attuale che supera il 24%, primo partito. I numeri parlano e raccontano di una corsa travolgente della Meloni ai danni di Salvini. Il numero uno della Lega è in difficoltà e tenta di posizionarsi riprendendo i cavalli di battaglia di sempre: immigrazione, blocco dei porti alle navi dei clandestini, abolizione della legge della Fornero, flat tax, stop alla spedizione delle cartelle esattoriali.
Prendiamo come esempio le sanzioni italiane ed europee contro la Russia. Salvini ha chiesto la fine delle sanzioni contro Mosca. “Molti imprenditori mi stanno chiedendo di rivedere le sanzioni alla Russia, perché è l’unico caso al mondo in cui le sanzioni, volute per fermare la guerra e colpire un regime, danneggiano non i sanzionati ma coloro che sanzionano”. Poi si è rimangiato la parola dopo la netta opposizione di Fratelli d’Italia. “La linea del governo a guida Meloni non avrà esitazioni, sarà coerente e concordata con quella degli alleati occidentali”, ha detto il senatore di Fdi, Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma del partito. Si potrebbe andare avanti per ore: dal blocco navale contro l’immigrazione clandestina alla fedeltà alla Nato, alle politiche sul lavoro, alla lotta contro la povertà. Per un pugno di voti in più nel centrodestra la divisione è visibile a tutti.
Cosa accadrà dopo il 25 settembre? Quanto peseranno queste divisioni nella formazione di un Governo credibile, duraturo e stabile?
Credits: Agenzia Fotogramma
Written by: Giornale Radio
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