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today10 Maggio 2023
A cura di Daniele Biacchessi
La festa è appena cominciata ed è già finita? L’auspicato dialogo tra Governo e opposizione sulle riforme costituzionali potrebbe naufragare, del resto come passato, in mezzo alle secche dei veti incrociati, delle posizioni estreme e divisive, dei protagonismi. La premier Giorgia Meloni, obbligata anche dal vincolo costituzionale, tenta la carta del tavolo comune per scrivere le regole della nuova convivenza politica e civile. Propone un presidenzialismo sul modello anglosassone, ma Giuseppe Conte respinge l’offerta al mittente, come prevedibile. “Siamo per soluzioni sensate e anche a un rafforzamento dei poteri del premier ma in un quadro equilibrato. Ci sta molto a cuore la funzione del presidente della Repubblica che è di garanzia e serve alla coesione nazionale, ha un ruolo chiave”, dice Conte, che lancia l’idea di una Commissione parlamentare Bicamerale. Solo Italia Viva di Matteo Renzi si dice disponibile ad andare avanti sul premierato, il cosiddetto “sindaco d’Italia”, anche senza Pd e M5s. Ma nella maggioranza non tutti si trovano d’accordo e si registrano fibrillazioni. Riccardo Molinari, parlamentare e capogruppo della Lega alla Camera, dice che l’accordo era l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, non del Presidente del Consiglio: la Lega chiede garanzie per il ruolo del Parlamento. Per la premier Giorgia Meloni si tratta di riforme improrogabili, ma le differenze tra Governo e opposizione sono abissali. La sensazione è che non ci sia la maturità , la levatura politica per risolvere in poco tempo ciò che era rimasto scoperto da almeno 40 anni.
A mio avviso più che alchimie mutuate da schemi costituzionali provenienti da altri paesi (semipresidenzialismo alla francese, cancellierato alla tedesca, presidenzialismo di stile anglosassone), il tavolo delle riforme dovrebbe trovare le regole per garantire la stabilità politica del Paese: un sistema in grado di garantire la certezza della governabilità. Cosa che in Italia è troppo spesso mancata nel corso del tempo.
Scritto da: Giornale Radio
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