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Il Corsivo
today18 Giugno 2022
A cura di Daniele Biacchessi
Non sarà un percorso breve, bensì lungo e irto di ostacoli, ma il primo step è stato avviato.
La Commissione Ue ha dato il via libera formale alle candidature di Ucraina e Moldavia per l’ingresso nell’Unione. I criteri di adesione prevedono che il paese candidato abbia istituzioni stabili, che garantiscano la democrazia, lo stato di diritto, i diritti umani e la protezione delle minoranze.
La decisione finale spetta ora ai capi di Stato e di governo dell’Unione europea che si riuniranno la settimana prossima a Bruxelles. “Non siamo al punto in cui raccomandiamo al Consiglio di aprire negoziati di adesione con Ucraina e Moldavia, si tratta di un processo doloroso e dinamico, anche l’Ue deve procedere con il suo percorso di riforma istituzionale. La Polonia, ad esempio, ci ha messo 10 anni, dal 1994 al 2004, a passare dal riconoscimento di Paese candidato all’ingresso nell’Ue”, ammette un funzionario europeo.
“Riconosciamo i progressi compiuti dall’Ucraina, ma sottolineiamo la necessità di consolidare le riforme e ci muoviamo con determinazione per assicurarne l’attuazione. Naturalmente, non tutto può essere ottenuto finchè la guerra infuria sul territorio ucraino”, dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Ma le questioni spinose sono le riforme, corruzione e magistratura in primis: senza una trasformazione radicale e stabile delle istituzioni dei due paesi il sogno degli ucraini e moldavi si allontana.
Credits: Agenzia Fotogramma
Scritto da: Giornale Radio
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