Bologna e la sua provincia sott’acqua. Un morto e migliaia di evacuati

Bologna e la sua provincia sott’acqua. Un morto e migliaia di evacuati.

Tra sabato e domenica una bomba d’acqua ha colpito Bologna e la sua provincia, allagando poi un pezzo di Emilia-Romagna. In particolare, il torrente Ravone sabato notte, cementificato per anni, è rispuntato fuori con violenza. Mentre pioveva a dirotto da ore — il doppio dell’alluvione dell’anno scorso — ha accumulato acqua e forza e, dove è riuscito, ha spaccato il suolo e bucato le strade in cui era stato tombato. E da rigagnolo, il Ravone si è trasformato in un fiume in piena e ha provocato danni ingenti. Nell’alluvione del 2023, aveva divelto dal basso un negozietto di via Saffi, inondando tutta la zona circostante.

I danni

La prima stima dei danni parla di oltre duecento milioni di euro. Non solo a Bologna città. In provincia è stato anche peggio. Un ragazzo di 20 anni è rimasto intrappolato nell’auto col fratello in Val di Zena, pagando con la vita. A Selva Malvezzi, sono stati tutti evacuati. A Pianoro i danni sono ancor più gravi. E a Bentivoglio hanno spostato 59 pazienti dall’ospedale, per sicurezza. I carabinieri sono dovuti intervenire anche per allontanare le persone che si facevano selfie davanti ai fiumi in piena. È successo nella Bassa reggiana, a Castelnovo di Sotto, vicino all’argine del fiume, dove i carabinieri hanno dovuto allestire un presidio per invitare i cittadini ad allontanarsi.

Credits: Agenzia Fotogramma

21 Ottobre 2024