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Donald Trump dà il via alla guerra dei dazi

today3 Febbraio 2025

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A cura di Daniele Biacchessi

Donald Trump dà il via alla guerra dei dazi

Donald Trump ha dichiarato la sua grande guerra commerciale, tra l’avvio dei dazi statunitensi e le contromosse decise dai Paesi colpiti. In particolare, Trump ha firmato in rapida successione tre ordini presidenziali, uno per ciascuna nazione sotto tiro: Canada e Messico, due alleati, e Cina, rivale strategico. Contengono dazi del 25% contro l’import da Ottawa e Città del Messico, senza esenzioni, con uno sconto solo per l’energia canadese, petrolio anzitutto, tassato al 10 per cento. E al 10%, in aggiunta a dazi esistenti, sono tassate anche le importazioni dalla Cina.

L’applicazione dei dazi

Le tariffe entreranno formalmente in vigore da martedì 4 febbraio, ma sono drastiche e contengono una clausola di ulteriore escalation, come ha sottolineato la Casa Bianca: se le capitali attaccate rispondono con misure simili, Washington alzerà ancora il tiro dei dazi. Trump ha inoltre indicato che resteranno in vigore finché giudicherà che il flusso di migranti e dell’oppioide fentanyl verso gli Usa non sia stato adeguatamente ridotto.

La risposta dei paesi colpiti

Il premier canadese Justin Trudeau ha detto di essere pronto a controbattere all’iniziativa di Trump: dazi del 25% su 106 miliardi di dollari di made in Usa, inizialmente, da martedì, contro oltre 20 miliardi ed entro tre settimane contro altri circa 85 miliardi. Drastiche le risposte anche da singole province canadesi: il premier della British Columbia ha ordinato la rimozione di ogni marchio di alcolici prodotto in stati Usa governati da repubblicani e vietato ogni nuova importazione di simili prodotti nei negozi statali. L’Ontario sta considerando il medesimo provvedimento. Altrettanto secca la replica a Trump della presidente messicana Claudia Sheinbaum. Ha ordinato al Ministero dell’Economia di far scattare una risposta che «comprenda dazi e altre misure di rappresaglia». Ha rigettato come una «calunnia» le accuse Usa, che hanno accompagnato i dazi, che il governo del Messico sarebbe in «intollerabile combutta» con i narcotrafficanti creando una «minaccia alla sicurezza nazionale» di Washington. La Cina farà ricorso contro Washington presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio e che prenderà le contromisure “necessarie”.

Ue: risposta ferma se colpita ingiustamente da dazi

L’Unione europea ha promesso di reagire se il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avesse dato seguito alla sua minaccia di imporre dazi sulle importazioni dai Paesi della Ue. “La Ue risponderà con fermezza a qualsiasi partner commerciale che imponga tariffe doganali sui prodotti della Ue in modo ingiusto o arbitrario”, ha affermato un portavoce della Commissione europea.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

3 Febbraio 2025

Scritto da: Redazione


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