La tregua tra Hamas e Israele è finita dopo l’attentato di Gerusalemme

L’Apertura di Daniele Biacchessi

Dopo sette giorni di stop ai combattimenti, la tregua nella Striscia di Gaza è stata rotta all’aba con la ripresa degli scontri a fuoco tra Israele e Hamas. “Hamas ha violato la tregua e ha sparato anche in territorio israeliano”. Per questo motivo “le Forze di Difesa Israeliane hanno ripreso a combattere contro l’organizzazione terroristica nella Striscia di Gaza”, ha dichiarato l’esercito in un comunicato. Secondo quanto riporta Al Jazeera, che cita diversi testimoni a Gaza City e nel nord della Striscia di Gaza, “sono in corso pesanti scontri tra gruppi di combattenti palestinesi e truppe israeliane”. Nella parte centrale della Striscia, i carri armati israeliani stanno colpendo anche i campi profughi di Nuseirat e Bureij. Poco prima il Wall Street Journal aveva annunciato che Israele e Hamas avevano trovato un accordo per estendere la tregua per un altro giorno. Nelle ultime ore l’applicazione dell’intesa era stata messa in discussione dall’attentato di Gerusalemme che ha fatto sprofondare il paese nell’incubo del terrorismo fondamentalista. Un’auto bianca ha accostato lungo il boulevard Weizman, uno dei principali ingressi alla città, e Murad Nemer e suo fratello Ibrahim hanno aperto il fuoco contro le persone che a quell’ora affollavano la fermata del bus e ucciso tre cittadini in poco meno di un minuto. Si è saputo che dirigenti israeliani ottennero il piano di battaglia di Hamas per l’attacco del 7 ottobre più di un anno prima che accadesse: lo scrive il New York Times sulla base di documenti, e-mail e interviste. I vertici dell’esercito e dell’intelligence israeliani liquidarono il piano come ambizioso, ritenendolo impossibile da realizzare. Il documento di circa 40 pagine, chiamato in codice “Muro di Gerico”, delineava, punto per punto, esattamente il tipo di devastante invasione che ha portato alla morte di circa 1.200 persone.

Credits: Agenzia Fotogramma

1 Dicembre 2023