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Washington: Patriot missiles per Zelensky | Trump minaccia dazi al 100% per la Russia

today15 Luglio 2025

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Dazi, Patriot e maxi‑fornitura all’Ucraina: Trump sfida Putin, annuncia scambi rapidi tra alleati e chiarisce che le armi saranno prodotte dagli USA ma pagate dai Paesi europei, puntando a una tregua entro 50 giorni.

Al termine dell’incontro avuto con il segretario generale della NATO Mark Rutte, il presidente americano, Donald Trump, ha ricordato, in conferenza stampa, che gli Stati Uniti hanno già speso – almeno a suo dire – circa 350 milioni di dollari per un conflitto tra Russia e Ucraina che la Casa Bianca vorrebbe assolutamente veder finire al più presto, essendo sempre stata la guerra di Biden e certamente non quella dell’attuale Amministrazione.

Pertanto, Trump, pur avendo a lungo cercato di porre termine, in ogni modo, agli spargimenti di sangue, oggi si dichiara deluso dal comportamento di Putin, con il quale il Tycoon si era, invano, illuso di poter raggiungere un accordo di tregua già due mesi fa.

Dazi al 100% se nessuna tregua entro 50 giorni

Di conseguenza, ha aggiunto Trump, gli Stati Uniti sono adesso davvero insoddisfatti e saranno, quindi, molto severi nell’imporre alla Russia – se non verrà raggiunto un accordo di tregua entro 50 giorni – dazi secondari nella misura del 100%. Commentando poi un’affermazione del segretario generale della Nato, secondo cui l’Ucraina “vuole la pace” nel conflitto con Putin, The Donald ha dichiarato che pensa che “sia proprio così”.

Armi USA, costo a carico europeo

Trump ha poi anche precisato che le nazioni europee sanno che è stato oggi raggiunto un accordo, in base al quale l’America invierà all’Ucraina le armi che richiede, ma saranno gli Europei a pagarle, mentre gli USA non verseranno neanche un dollaro. In altre parole, non le compreranno, ma si limiteranno a produrle.

Infine, i missili Patriots statunitensi saranno consegnati all’Ucraina al più presto: anzi, in realtà, un paio di altri Paesi che li possiedono, faranno lo scambio e così Washington sostituirà i Patriots con quelli che hanno loro. C’è infatti – ha detto Trump – un Paese che, attualmente, ha 17 Patriots pronti per essere spediti: e si tratta di una cosa che potrà essere fatta “molto rapidamente”.

Lo scambio rapido di batterie Patriot per rafforzare l’Ucraina

Uno dei passaggi più rilevanti e tecnicamente complessi della conferenza è stato l’annuncio di Trump relativo al trasferimento rapido di batterie del sistema di difesa anti‑aerea Patriot all’Ucraina, grazie a un meccanismo di scambio tra Paesi alleati. I MIM‑104 Patriot sono sistemi anti‑missile terra‑aria ad alta capacità, progettati per intercettare missili balistici, cruise e droni. Hanno costi elevati (circa 4 milioni di dollari per unità) e tempi di produzione estesi. Rappresentano una delle difese più efficaci contro l’aviazione e gli attacchi missilistici russi.

Con il perdurare dei raid russi, l’Ucraina ha urgente bisogno di ulteriori batterie Patriot. Finora, Germania e Stati Uniti avevano già fornito tre batterie e ulteriori lanciatori, ma le autorità ucraine richiedono una copertura più ampia per difendere infrastrutture strategiche e aree civili. Trump ha spiegato che alcuni alleati – garantisce un Paese con «17 Patriots pronti da spedire» – trasferiranno le batterie all’Ucraina “molto rapidamente” . In parallelo, gli USA si impegneranno a rimpiazzare queste scorte aliene con nuove forniture americane fabbricate per loro, garantendo la continuità del sistema difensivo NATO.

Chi sono gli alleati coinvolti

Mark Rutte ha confermato che diverse nazioni europee – Germania, Finlandia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Regno Unito, Paesi Bassi, Canada – sono pronte a partecipare ai trasferimenti. Oltre a quel singolo Paese con 17 unità, altre nazioni come Israele sono indicate tra possibili fonti future di batterie Patriot in esubero. La consegna delle batterie aggiuntive dovrebbe avvenire “entro pochi giorni”.

Tuttavia, rimane aperto il problema delle rimpiazzo: gli Stati Uniti e altri fabbricanti devono produrre nuove batterie, dato che i Patriot non sono moneta corrente né facilmente sostituibili nell’immediato. Questo scambio rapido consente all’Ucraina di rafforzare immediatamente la difesa aerea senza lasciare vuoti nella rete NATO. Inoltre, evita di impoverire i depositi americani o europei: vengono usate scorte esistenti, rimpiazzate poi a tempo debito.

Scritto da: Redazione


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