Trump parla al Forum di Davos

A cura di Ferruccio Bovio

Donald Trump, intervenendo in video conferenza al Forum economico mondiale di Davos, invita tutti a produrre negli Stati Uniti, se non vogliono pagare i dazi. E il neo presidente americano spiega, al resto del mondo, che il problema è molto semplice e si risolve andando a realizzare i propri prodotti negli USA, perché, in tal modo, si beneficerà delle tasse più basse del mondo. Altrimenti, ci si deve rassegnare a subire dei dazi. Trump, nel suo discorso, ha toccato svariati argomenti: dal petrolio, ai tassi di interesse, al sistema fiscale, alla guerra in Ucraina. E, per quanto concerne l’Europa, il nuovo inquilino della Casa Bianca ha espresso il desiderio di stabilire un rapporto costruttivo, poiché egli ama i Paesi europei, anche se loro trattano gli Stati Uniti d’America “in modo molto, molto ingiusto con le tasse sull’Iva e tutti gli altri tributi che impongono”.

E a questo proposito, Trump ha ricordato le cause miliardarie che l’Unione europea sta portando avanti con Apple, Google e Facebook: aziende americane che l’Europa non dovrebbe perseguitare e in merito alle quali, la nuova amministrazione di Washington avrà molte lamentele da presentare a Bruxelles.
Il presidente auspica, inoltre, un calo del prezzo del petrolio e anticipa che ne parlerà con l’Opec e l’Arabia Saudita, dicendo loro che devono abbassarlo, cosa che, francamente, lo sorprende non abbiano ancora fatto. Infine, sul conflitto in Ucraina, Trump, pensa che Kiev sia pronta a siglare un accordo di pace e, pertanto, si augura di poter incontrare al più presto Vladimir Putin per poter definire la questione. E, per porre termine a questa guerra che definisce “orribile”, il presidente USA fa affidamento anche sul contributo della Cina, precisando di avere sempre avuto “un grande rapporto con Xi Jiin Ping”: rapporto che, purtroppo, si era poi guastato per via del Covid che veniva da Wuhan.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

24 Gennaio 2025