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A cura di Ferruccio Bovio
Non è stata una gran bella figura quella che abbiamo fatto relativamente alla gara che, nei nostri auspici, avrebbe dovuto assegnare la sede dell’Expo 2030 a Roma, ma che, invece, ha visto una nettissima affermazione da parte di Riad, che ha totalizzato addirittura 119 voti su 182. Indubbiamente il peso finanziario dei Sauditi è ben diverso da quello che può contrapporre l’Italia, tuttavia i soli 17 voti raccolti dalla nostra Capitale sono veramente pochini e sembrano rivelare una percezione di desolante inadeguatezza riscontrata da parte della stragrande maggioranza dei Paesi che erano chiamati a decidere. Il sindaco Gualtieri e la sua Giunta avevano scommesso molto su questo evento di assoluta portata mondiale, da realizzare in un quadro di “rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”.
Se andiamo a dare uno sguardo al sito ufficiale creato dal Comune per la manifestazione, leggiamo, infatti, di “un’occasione unica e irripetibile per mettere al centro dell’attenzione l’uomo e la sua capacità di reinventare il proprio habitat, la città, bilanciando sviluppo e sostenibilità ambientale”. Evidentemente il progetto era un po’ troppo ambizioso ed è, quindi, meglio che tutti se ne facciano adesso una ragione. Viene però da chiedersi se non sarebbe il caso di porre un freno a questa tendenza illusoria che spesso spinge a puntare tutto sul miraggio di qualche evento speciale, al quale affidare il rilancio delle nostre città, nella speranza che possa magicamente sanarne tutti i problemi, grazie all’afflusso di denaro portato da decine di migliaia di visitatori stranieri. La tanto agognata “rigenerazione urbana” non può forse scaturire – in modo certo meno roboante – anche da un’attenta pianificazione pubblica a medio / lungo termine, che sappia davvero progettare, pragmaticamente, la tutela dell’ambiente ed il benessere delle persone, facendo però sul serio i conti con le finanze disponibili?
Voi che opinione vi siete fatta? Non sarà mica il caso di rivalutare la scelta che fece Virginia Raggi quando, nel 2014, decise di rinunciare alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024?
Alla domanda, il 71% di voi ha risposto SI, mentre il 29% ha risposto NO. Grazie per aver partecipato al sondaggio di Giornale Radio, continua a votare con noi! Giornale Radio conta su di te.
1 Dicembre 2023
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Scritto da: Giornale Radio
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