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A cura di Ferruccio Bovio
Il governo di Seul ha deciso di vietare il commercio di carne di cane entro il 2027 e, di conseguenza, saranno molte le attività connesse a questo ignobile tipo di sfruttamento animale a dover chiudere i battenti o a cercare, comunque, un nuovo tipo di business che sia meno crudele rispetto a quello degli allevamenti lager o a quello dei ristoranti specializzati nelle tradizionali ricette coreane a base di carni canine. Per fortuna, la sensibilità verso quelli che, nonostante la nostra frequente ingratitudine, continuano a voler essere “i migliori amici dell’uomo”, sta evolvendo anche in Estremo Oriente e così le aree del Paese nelle quali ci si alimenta ancora seguendo certe ataviche tradizioni, stanno riducendosi con una certa rapidità. Cosa che però non avviene, purtroppo, nella Corea del Nord, dove c’è addirittura un presidente della repubblica che esorta i suoi affamati sudditi a cibarsi di cani, suggerendo loro di ammazzarli personalmente a bastonate, perché è quella – a suo dire – la maniera più sicura per ottenere carni più morbide…Evidentemente, nascere da una parte o dall’altra del 38° parallelo cambia di molto le cose non solo per le persone, ma anche per gli animali…Comunque, la buona notizia è che, almeno nella parte meridionale della Penisola Coreana, nel giro di due anni si assisterà alla chiusura dei circa 1.500 allevamenti ancora esistenti. E per i pochi quattro zampe sopravvissuti in condizioni di abbandono e sofferenze inimmaginabili, si apriranno, miracolosamente, le strade che li porteranno, quasi tutti, negli Stati Uniti, dove esistono organizzazioni cinofile che si occuperanno di accoglierli e di trovare loro un’eventuale sistemazione familiare.
E’ vero che praticamente tutte le culture alimentari del mondo – per quanto così differenti tra di loro – sono essenzialmente fondate sulla soppressione di altri esseri viventi: siano essi, mammiferi, uccelli o pesci. E, per questo motivo, mentre istintivamente (e non razionalmente) non possiamo fare a meno di indignarci con chi si nutre di cani e gatti, siamo anche, al tempo stesso, ben consapevoli di quanto, ad esempio, possa sembrare orribile ad un induista la sola idea che un occidentale possa nutrirsi di hamburger, preparati proprio con le membra di quell’animale che, per la sua religione, è addirittura sacro…Tuttavia, al di là di quelli che possano essere i distinti approcci che le varie civiltà hanno, nel tempo, adottato nei confronti dell’universo animale, resta pur sempre il fatto che nessuna di esse ha mai, seriamente, messo in discussione il proprio diritto di disporne nel modo più arbitrario possibile. Dalla vivisezione all’utilizzo in guerra, dai lavori più faticosi alle scommesse sui combattimenti, dalla caccia intesa come puro divertimento alle catene al collo che duravano per una vita intera, prima che qualcuno inventasse i meccanismi anti furto…Insomma, per quanto le prossime generazioni possano magari diventare anche completamente vegane oppure impegnarsi anima e corpo a favore delle più radicali istanze animaliste, noi, per parte nostra, non smetteremo mai di tormentarci e di riflettere, con angoscia, sui troppi millenni di atrocità che, fin dalle nostre origini, abbiamo spietatamente inferto ai nostri fratelli animali. Peccati così gravi che neanche la divinità più benigna sarà mai disposta a perdonare.
E voi, amici ascoltatori, ritenete che i rapporti dell’uomo con il mondo animale siano destinati a rimanere eternamente improntati su basi di cinismo e di sfruttamento?
Credits Foto: freepik
14 Maggio 2025
Scritto da: Redazione
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