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L'opinione

Le difficoltà del volontariato in una società sempre più apatica e rinunciataria

today5 Dicembre 2023 14

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(Tempo di lettura: 1 – 2 minuti)

A cura di Ferruccio Bovio

Si celebra oggi, 5 dicembre, per la trentottesima volta la Giornata Mondiale del Volontariato, nata nel 1985, per iniziativa delle Nazioni Unite con la finalità di riconoscere il lavoro di chi opera nel settore. Le manifestazioni di quest’anno sono dedicate all’impegno per la salvaguardia del Pianeta e, non a caso, il titolo ufficiale è “If everyone did”: e cioè, “se ognuno facesse la sua parte”. Il senso di questo slogan è, pertanto, quello di sottolineare come, attraverso l’impegno personale di ogni abitante della Terra, si potrebbero superare più agevolmente tutti i grandi problemi che incombono su di noi.

Il volontariato costituisce, infatti, una grande risorsa rinnovabile, che può svolgere una funzione importantissima proprio a favore di tutte le organizzazioni (senza scopo di lucro) che si battono per dare risposte efficaci alle tante situazioni emergenziali che l’umanità si trova oggi a dover affrontare.

Secondo i dati ISTAT del 2021 – che sono i più recenti in materia di volontariato – in Italia sono quasi cinque milioni i cittadini che, a vario titolo, impiegano il loro tempo in un’attività di volontariato. Non sono pochi perché si tratta pur sempre di una percentuale che si avvicina all’8% della popolazione, ma che purtroppo va anche ad inquadrarsi in una preoccupante tendenza che – sempre secondo quanto segnala l’Istat – registra, comunque, un calo della presenza dei volontari all’interno delle organizzazioni non profit. E in effetti, i volontari attivi nel nostro Paese sono, attualmente, calcolati in 4,661 milioni: e cioè, il 15% in meno rispetto al 2015. Quale fattore può, dunque, essere intervenuto, negli ultimi 8 anni, a ridimensionare così vistosamente il valore dell’altruismo e quello del donare se stessi senza nulla chiedere in cambio? E’, forse, secondo voi, l’assenza di un ricambio generazionale, tipico di una società che – come ha rilevato il Censis la scorsa settimana – invecchia sempre più, diventando un’ apatica aggregazione di “sonnambuli”, che restano inermi e rinunciatari anche dinanzi alle minacce più gravi?

5 Dicembre 2023

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Scritto da: Giornale Radio

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