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A cura di Ferruccio Bovio
Stampiamoci bene in mente il nome “DeepSeek”, perché la start-up cinese di intelligenza artificiale rischia veramente di diventare un incubo per i colossi della tecnologia americani, visto che sembra avere sviluppato un sistema in grado di raggiunger prestazioni elevate, ma a costi stracciati rispetto quelli sostenuti, fino ad oggi, da tutti i suoi maggiori concorrenti. DeepSeek afferma, infatti, di aver speso circa sei milioni di dollari per sviluppare il suo modello: e si tratta, senza dubbio, di una somma quasi ridicola se confrontata con quelle che si sono, invece, sobbarcate le grandi società statunitensi (come Nvidia o Meta) per conquistare il mondo dell’intelligenza artificiale. DeepSeek è stata infatti fondata, nel 2023, proprio allo scopo di rivoluzionare il settore dell’IA con soluzioni innovative e, soprattutto, economicamente accessibili. In particolare, il suo modello “DeepSeek-R1”, presenta capacità di ragionamento avanzato – garantendo, quindi, una serie di funzioni analoghe a quelle offerte dai suoi competitors occidentali – ottenute però, utilizzando appena 2.000 GPU ( ossia le unità di elaborazione grafica), rispetto ai 100.000 GPU ed ai costi di oltre 100 milioni di dollari richiesti dai modelli di aziende come OpenAI e Google.
Per ora comunica solo in inglese e in cinese, ma presto sarà in grado di farlo anche in molte altre lingue.
Questa di DeepSeek sembra proprio essere una brutta sorpresa per i programmi annunciati da Donald Trump nel giorno del suo insediamento alla Casa Bianca, quando chiarì di voler fare dell’America la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale e di avere, pertanto, stanziato 500 miliardi di dollari in “Stargate”: e vale a dire, nel progetto finalizzato alla creazione di data center e infrastrutture di calcolo avanzate, tali da assicurare la leadership assoluta degli Stati Uniti nel campo dell’intelligenza artificiale, lasciando così tutti gli altri Paesi molto indietro. Adesso però, l’effetto dello sberleffo arrivato dalla Cina tende davvero ad assomigliare a quello di una doccia gelata che si abbatte su certi progetti faraonici e, probabilmente, anche piuttosto azzardati. E a questo proposito, chiedere informazioni ai vertici delle varie Nvidia, Microsoft o Meta, su quale sia stata l’immediata reazione di Wall Street, di fronte all’imprevisto apparire di DeepSeek…
Invece, a noi Europei che siamo, in realtà, sostanzialmente fuori da questi giochi megagalattici, non resta che sperare che questa vicenda cominci ad insegnare a Donald Trump che, al mondo, esiste anche la virtù della prudenza: magari prima che si butti a capofitto in una dissennata guerra dei dazi contro le nostre economie. Perché – e la cosa vale anche per lui – di solito, chi si illude di poter plasmare il proprio futuro esclusivamente sulla base dei suoi sogni, finisce poi, quasi sempre, per andare incontro ad un brutto risveglio. E voi, amici ascoltatori, come giudicate questa prima settimana di Amministrazione Trump? Vi è parsa in grado di fornire risposte adeguate agli enormi problemi che attanagliano l’intero pianeta?
Credits Foto: Grok
29 Gennaio 2025
Scritto da: Redazione
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