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A cura di Ferruccio Bovio
La vice presidente del Parlamento europeo Pina Picierno – che, negli ultimi tempi, in materia di politica internazionale, ha assunto più volte posizioni sensibilmente distanti da quelle ufficialmente sostenute dalla segretaria del suo partito, Elly Schlein – è intervenuta, in maniera molto decisa, sulla composizione del programma di spettacoli destinati ad animare la manifestazione culturale “Estate da Re” che, come ogni anno, si tiene presso la Reggia di Caserta dal 19 al 31 luglio. La notissima europarlamentare – tra l’altro sempre molto votata proprio a Caserta, sua città di origine – ha chiesto, infatti, alla Regione Campania (che promuove “Estate da Re”) di annullare il concerto del grande direttore d’orchestra russo, Valery Gergiev. E’, infatti, “inaccettabile – a detta della Picierno – che con i fondi europei si finanzi l’esibizione di un fiancheggiatore del Cremlino”. E per la verità, il musicista moscovita era già stato allontanato, nel 2022, anche dalla Scala di Milano per non aver preso le distanze da Vladimir Putin subito dopo l’invasione della Russia in Ucraina. Attraverso iniziative di questo tipo – avverte ancora la numero due di Strasburgo – non si fa altro che fornire una sorta di legittimazione a quello che definisce “l’abietto imperialismo di Putin”: e la cosa, per lei, costituisce un problema enorme. Pertanto, la Picierno si appella al direttore della manifestazione ed al governatore, Vincenzo De Luca, affinchè “i soldi dei contribuenti non finiscano nelle tasche di un fiancheggiatore di un regime criminale”.
Gergiev è atteso sul podio il 27 luglio, unitamente ai solisti dell’Orchestra del teatro Mariinskij di San Pietroburgo, per l’esecuzione di brani di Verdi, Cajkovskij e Ravel. Per ora però, De Luca sembra deludere completamente le aspettative della Picierno, dicendosi, anzi, particolarmente soddisfatto della presenza a Caserta di quello che considera un grandissimo artista e precisando che in Campania hanno sempre ricevuto un’amichevole accoglienza artisti di ogni provenienza, fossero essi russi o ucraini: il tutto, nel convincimento che “la cultura sia uno dei veicoli della civilizzazione umana oltre che del dialogo fra i popoli”. Non abbiamo difficoltà nel riconoscere che, ultimamente, ci è capitato, frequentemente, di condividere le posizioni di Pina Picierno. Tuttavia, in questo caso, restiamo piuttosto perplessi e, comunque, in maggiore sintonia con le argomentazioni di De Luca. Certo, esistono anche gli artisti di regime e se quello di Gergiev ne fosse un esempio, allora sarebbe davvero opportuno dirgli di starsene tranquillamente a casa sua…ma se si trattasse, invece – molto più semplicemente (ed anche comprensibilmente) – soltanto di un bravo musicista che, per il timore di fare la fine che fanno gli oppositori in Russia, evita di assumere atteggiamenti da eroe che non appartengono alla sua natura, allora il Festival di Caserta, escludendolo, rischierebbe seriamente – almeno a nostro avviso – di penalizzarlo in maniera un po’ troppo severa. E voi, amici ascoltatori, cosa ne dite? Glielo lasciate fare questo concerto a Valery Gergiev?
7 luglio 2025
Scritto da: Redazione
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