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A cura di Ferruccio Bovio
Gli ultimi dati sulle vendite di automobili in Europa segnalano un autentico crollo delle vetture Tesla, con percentuali che, nel mese di febbraio, hanno fatto registrare addirittura un – 59% in Germania ed un – 63% in Francia. Forse, a questo punto, il signor Musk un paio di riflessioni sull’effettiva opportunità di interferire sulle questioni politiche ed elettorali del Vecchio Continente dovrebbe cominciare a farsele sul serio, visto, tra l’altro, anche l’andamento borsistico ben poco incoraggiante della sua Società, la quale – guarda caso proprio a partire dall’avvento di Trump alla Casa Bianca – ha visto il suo titolo azionario svalutarsi, a Wall Street, del 45%.
Sono, evidentemente, molti i consumatori europei che, senza neanche mai essersi parlati tra di loro, hanno comunque iniziato una sorta di sciopero spontaneo degli acquisti, di stampo certamente pacifico – diremmo quasi ghandiano – ma potenzialmente molto efficace. Peccato che, quando, lo scorso anno, hanno preso in leasing la loro Tesla per una modica cifra di 47mila euro (alla normale portata, quindi, delle tasche di un qualunque bracciante dell’Agro Pontino), i coniugi Piccolotti – Fratoianni non sapessero ancora che, nel giro di pochissimo tempo, Elon Musk sarebbe diventato un “nazista”…altrimenti, siamo certi che anche loro – che adesso si considerano “fregati” dall’eccentrico miliardario di origine sudafricana – avrebbero ripiegato su una ben più democratica vettura francese o magari giapponese…
Ma tornando a considerazioni un po’ meno maliziose, viene da rivalutare la validità di un’arma – quella cioè del boicottaggio commerciale – che, in un’epoca caratterizzata (almeno fino a ieri) dalle più ampie aperture degli scambi internazionali di beni e servizi, pensavamo fosse davvero finita nell’angolo più buio del dimenticatoio…Invece, dinanzi a chi minaccia di imporre barriere doganali del 25% sui nostri prosecchi, torna improvvisamente di attualità anche la soluzione di cominciare a sostituire, tanto per fare un esempio, la Coca Cola con il nostro tradizionalissimo chinotto….Insomma, ognuno di noi, nel suo piccolo, se vuole può contribuire a realizzare un qualcosa di sorprendente anche a livello globale. E voi, amici ascoltatori, cosa ne pensate? Siete disposti a mobilitarvi per restituire “pan per focaccia” agli apprendisti stregoni dei dazi a tutto andare?
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
14 Marzo 2025
Scritto da: Redazione
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