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Sinner e infortunio al gomito, medico-fisiatra: “Dolore può mettere a rischio servizio”

today8 Luglio 2025

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(Adnkronos)

La vittoria di Jannik Sinner per il ritiro di Grigor Dimitrov e l’apprensione per l’infortunio al gomito dopo la caduta. L’altalena di emozioni che l’azzurro ha vissuto ieri a Wimbledon continua anche oggi in attesa del responso degli esami e delle sensazioni del numero uno il giorno: tutto ruota attorno all’articolazione che nel tennis è fondamentale per il servizio e non solo.

A fare il punto per l’Adnkronos Salute è il medico fisiatra Andrea Bernetti, segretario generale della Simfer (Società italiana di medicina fisica e riabilitativa) e professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa all’università del Salento. “Gli infortuni al gomito del tennista sono nella maggior parte dei casi da sovraccarico, come nel caso dell’epicondilite laterale (‘gomito del tennista’), tuttavia nel caso di Sinner parliamo di un trauma acuto conseguente alla caduta, di cui dobbiamo ancora conoscere l’entità”, dice.

“Biomeccanicamente, il gomito funziona principalmente come un anello in questa catena cinetica, consentendo il trasferimento dell’energia cinetica dal corpo alla racchetta. Qualsiasi problematica a tale livello può provocare dolore e difficoltà nell’eseguire il servizio in modo adeguato, oltre che in altre situazioni di gioco”, Bernetti.

“A livello biomeccanico – spiega – il gomito è un’articolazione estremamente complessa. La stabilità delle strutture capsulo legamentose è ovviamente molto importante, a maggior ragione durante le sollecitazioni al quale viene sottoposta questa struttura durante il tennis. La stabilità del gomito è mantenuta dalla combinazione di congruità articolare, integrità capsulo-legamentosa e attività muscolare ben bilanciata. L’olecrano e la fossa olecranica forniscono stabilità primaria quando il gomito è flesso a meno di 20° o più di 120° – precisa Bernetti – A gradi di flessione intermedi, la stabilità è garantita principalmente dalle strutture dei tessuti molli, in particolare dal legamento collaterale ulnare, particolarmente importante nelle attività che comportano stress in valgo, come in alcune situazioni di gioco del tennis. Ad esempio, durante il servizio la catena cinetica inizia a livello degli arti inferiori, prosegue a livello del tronco e della spalla fino all’articolazione del gomito, per poi proseguire attraverso il polso e la mano”.

“Quindi la problematica di un caso come quello di Sinner, pur non conoscendo ovviamente il caso nello specifico, ma piuttosto basandosi esclusivamente su quanto visto in video, è capire l’entità di un’eventuale lesione e comprendere se sia possibile continuare a giocare non provocando ulteriori danni, e al tempo stesso senza compromettere il livello di gioco. Molto – conclude lo specialista – dipenderà anche dall’esito degli esami strumentali. Ci auguriamo che l’infortunio sia di entità modesta e che possa continuare a giocare in modo efficace il più possibile”.

Scritto da: Giornale Radio

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