L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato invita i Comuni italiani ad “adeguare il numero delle licenze di taxi alla domanda, spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% (fissato, in via straordinaria, nel cosiddetto decreto Asset) anche adottando, in tempi brevi, i bandi di concorso pubblico per l’assegnazione delle nuove licenze”. Sempre l’Antitrust giudica “necessario rendere stabile ed effettivo il monitoraggio sulla qualità del servizio, richiedendo, almeno annualmente, alle cooperative di taxi le informazioni necessarie per stabilire se il numero di licenze attive sia sufficiente a soddisfare la domanda, rendendo pubblico l’esito del monitoraggio”.
Secondo l’Autorità, è anche opportuno che siano “adottate misure aggiuntive, come la regolamentazione dell’istituto delle doppie guide, l’implem0entazione del taxi sharing e l’efficientamento dei turni”. In tal senso, si porta ad esempio il caso di Firenze dove – nei periodi di maggior domanda – i tassisti possono svolgere i propri servizi con più flessibilità e l’amministrazione comunale può rilasciare licenze temporanee. L’Antitrust sottolinea poi come il taxi sharing diventi obbligatorio “quando almeno tre utenti sono diretti verso la stessa zona di destinazione”.
Infine, “nell’ottica di mantenere un adeguato livello del servizio taxi per il trasporto di soggetti portatori di handicap di particolare gravità, i Comuni devono adeguare, laddove necessario, il numero di licenze taxi rilasciate a vetture attrezzate per svolgere questo particolare servizio”.
11 Marzo 2024
Se avete considerazioni da fare su questi temi, potete scriverci al nostro indirizzo mail fb@nextcomitaly.com oppure su Facebook o Instagram
Saremo lieti di rispondervi
Commenti post (0)