Ucraina, Missili russi sulle centrali elettriche. Zuppi della Cei: se vuoi la pace devi preparare la pace, non la guerra

Un raid russo su vasta scala è stato scagliato contro l’Ucraina. Almeno novanta missili e sessanta droni hanno preso di mira obiettivi militari e civili, tra cui le centrali energetiche e l’impianto idroelettrico di Dnipro. Secondo Kiev, più di un milione di cittadini in tutta l’Ucraina sono rimasti senza corrente. Il ministro dell’energia parla del “più grande attacco al settore energetico ucraino degli ultimi tempi”, mentre il presidente Volodymyr Zelensky fa appello agli stati occidentali: “I missili russi non hanno ritardi, così come i pacchetti di aiuti per il nostro Paese. I droni non sono indecisi come alcuni politici“. Tutto accade mentre il Consiglio europeo definisce l’accordo sull’uso dei profitti degli asset russi per riarmare Kiev. E Mosca rilancia: “Libereremo il territorio occupato da Kiev”. Intanto parla il presidente della Conferenza episcopale italiana, Matteo Zuppi.  “Dobbiamo impegnarci molto di più per cercare una via di negoziato che risolva il conflitto”, ribadisce Zuppi, commentando le parole di Charles Michel. “Il perdono è un modo per preparare la pace. La pace deve essere giusta, ma senza perdono non basta”, ha spiegato. Il presidente della Cei ribadisce così la posizione del Pontefice, uno dei pochi leader del mondo pacifista in un panorama internazionale sempre più proiettato alla guerra. “Gli attacchi al Papa non sono strumentali, sono tanti che pensano che se vuoi la pace devi preparare la guerra”, spiega Zuppi.