Il 34% degli Italiani è intenzionato a fare il ponte in occasione del 25 aprile, sfidando le previsioni meteo negative con il ritorno del freddo dopo un’estate anticipata. A rivelarlo è un’indagine sui ponti di primavera pubblicata dalla Coldiretti, con la Festa della Liberazione che quest’anno rappresenta un’opportunità molto favorevole da sfruttare per gite o per brevi vacanze. La stragrande maggioranza degli Italiani – spiega Coldiretti – sceglierà località nazionali, che consentono di ottimizzare il tempo limitato a disposizione, dal mare alle città d’arte fino alla campagna e alla montagna. L’alloggio preferito sono le abitazioni di proprietà o di parenti ed amici seguite dagli alberghi, dai bed and breakfast. A gonfie vele andranno anche gli agriturismi dove – secondo Campagna Amica Terranostra – in alcune strutture si registra già il tutto esaurito, grazie al desiderio dei vacanzieri di vivere il ponte del 25 aprile all’aria aperta ed alla ricerca del buon cibo. A far scegliere uno dei 25400 agriturismi italiani è, infatti, la spinta verso un turismo tutto Made in Italy di prossimità, “sostenibile” in termini di costi, distanze e rispetto del proprio benessere. Una tendenza che – conclude Coldiretti – ha portato le strutture ricettive ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per gli sportivi, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. 25 Aprile 2024 Se avete considerazioni da fare su questi temi, potete scriverci al nostro indirizzo mail fb@nextcomitaly.com oppure su Facebook o Instagram Saremo lieti di rispondervi
CHECK-UP Con Lucia Tironi 21:00 - 22:00 more_vert CHECK-UP Con Lucia Tironi Liste d’attesa interminabili, pronto soccorso affollati, medici sotto pressione e pazienti esasperati. Ma anche le eccellenze della nostra ricerca e dei nostri ospedali. Il sistema sanitario italiano è ancora tra i migliori del mondo? Cerchiamo di scoprirlo, giorno dopo giorno, sentendo le voci dei protagonisti: i medici, privati e ospedalieri, gli enti di ricerca, i responsabili delle politiche sanitarie e soprattutto voi ascoltatori, con le vostre storie. close