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Al termine dell’intervento con cui ha chiuso la conferenza programmatica del suo partito a Pescara, Giorgia Meloni ha colto di sorpresa pubblico e osservatori, chiedendo espressamente agli elettori di votarla indicando, sulla scheda delle prossime consultazioni europee, il suo solo nome di battesimo. La presidente del Consiglio, non si è, quindi, limitata ad annunciare quello che ormai tutti sapevamo circa la sua candidatura come capolista in tutte le circoscrizioni, ma ha estratto dal proprio cilindro di prestigiatrice un vero e proprio colpo a sorpresa che, almeno a nostro avviso, sembra rivelare l’intenzione di imprimere una svolta decisa verso la trasformazione di Fratelli d’Italia in un qualcosa che assomigli molto ad un partito personale. La Meloni si è detta fiera di essere stata, per anni, considerata una “borgatara” e di sentirsi pertanto “una persona del popolo”, alla quale la gente si rivolge confidenzialmente chiamandola, appunto, per nome…In sostanza, la nostra premier cerca di ribadire il proprio attaccamento alle sue origini popolari, ricordando agli Italiani che il potere non la cambierà mai e che, quindi, lei resterà sempre una di loro.
Indubbiamente, questo “Vota Giorgia” costituisce un salto di qualità tutt’altro che trascurabile, rispetto agli altri casi di personalizzazione di partiti che abbiamo conosciuto in questi ultimi anni, poiché l’inserimento nei simboli elettorali dei nomi per esteso di Silvio Berlusconi e di Matteo Salvini, viene certamente superato – in quanto a familiarità ed immediatezza di rapporti con gli elettori – da questa nuova modalità di proporsi, in cui il cognome diventa addirittura superfluo, perché “Giorgia è proprio una di noi”.
L’Italia non è nuova ad infatuazioni verticistiche che, per tutto il Novecento, hanno dato luogo – sia a Destra, che a Sinistra – a ben poco ragionevoli fenomeni di “culto della personalità”: tuttavia, Mussolini, Togliatti, Berlinguer, Craxi o Berlusconi venivano percepiti come figure sostanzialmente inarrivabili da chi a loro dedicava la propria esistenza…Giorgia Meloni si pone, invece, al livello del cittadino qualsiasi, dandogli una pacca sulla spalla e chiedendogli di considerarla come una vecchia amica di famiglia…Ciò nonostante, se dobbiamo essere sinceri, questa offerta non richiesta di fratellanza (o meglio, in questo caso, di sororanza) da parte di un leader di partito, ci pare rappresentare, più che altro, una subdola evoluzione di vecchie strategie adottate in passato per il controllo dell’elettorato.
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Credits Foto: Agenzia Fotogramma
30 Aprile 2024
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Scritto da: Giornale Radio
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