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La Commissione europea avvia una procedura di infrazione contro l’Italia e boccia la legge sull’Autonomia

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A cura di Daniele Biacchessi

La Commissione europea avvia una procedura di infrazione contro l’Italia 
In poche ore l’Europa avvia una procedura d’infrazione contro l’Italia per deficit elevato e boccia la legge sull’Autonomia differenziata appena approvata dal Governo. E’ un duro colpo di Bruxelles contro l’Esecutivo  a guida Giorgia Meloni. 
La Commissione europea è tornata ad applicare pienamente le regole di bilancio. Ritiene quindi che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo per sette paesi membri, tra cui l’Italia e la Francia, sia “giustificata”. Nel frattempo, entrambi i paesi sono riusciti a ridurre quelle vulnerabilità macroeconomiche che hanno segnato la loro economia in questi anni. Bruxelles non ha in questa circostanza precisato l’ammontare delle correzioni di bilancio da introdurre fin dal 2025 per ridurre i deficit nazionali (in Italia, nel 2023, il disavanzo era pari al 7,4% del PIL). “Dopo quattro anni di sospensione delle regole, le nostre politiche economiche e di bilancio iniziano un nuovo ciclo. Ciò non significa un ritorno alla normalità, perché non viviamo in tempi normali; e sicuramente non un ritorno all’austerità, perché sarebbe un terribile errore”, dice il commissario agli affari economici Paolo Gentiloni.

Bruxelles boccia la legge sull’autonomia differenziata: “Rischi per la coesione e le finanze”

La Commissione europea boccia senza appello il disegno di legge sull’autonomia differenziata. E lo fa proprio nelle stesse ore del voto finale alla Camera rendendo noto il “Report annuale sulle economie nazionali”.  Secondo il dossier, la devoluzione di ulteriori competenze alle regioni italiane comporta rischi per la coesione e le finanze pubbliche del Paese. “Il disegno di legge include alcune tutele per le finanze pubbliche, come le valutazioni periodiche delle capacità fiscali regionali e i requisiti per i contributi regionali per raggiungere gli obiettivi fiscali nazionali. Tuttavia sebbene assegni specifiche prerogative al governo nel processo negoziale, non fornisce alcun quadro comune per valutare le richieste regionali di competenze aggiuntive”, scrive il “Country report 2024” con le raccomandazioni sulle politiche economiche, sociali, occupazionali, strutturali e di bilancio dell’Italia.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

20 Giugno 2024

Scritto da: Giornale Radio

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