A cura di Daniele Biacchessi
Marine Le Pen arriva in testa nel primo turno delle elezioni legislative, guida la corsa in centinaia di circoscrizioni. E, in vista del secondo turno di domenica 7 luglio, si avvicina alla maggioranza assoluta per governare. Alla chiusura dei seggi, in tutta la Francia, il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella, in alleanza con i candidati dei Républicains di Eric Ciotti, è al 34% dei voti. Ifop pronostica tra 240 e 270 deputati per l’estrema destra, con la maggioranza assoluta fissata a 289 seggi. La forchetta in termini di seggi è più alta per Elabe, che parte da 260 e ipotizza 310 seggi, quindi con possibilità di superare la soglia della maggioranza assoluta. Al secondo posto, c’è la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (Nfp): 29,1% per Ifop, tra 180 e 200 seggi. Per Elabe il Nfp è al 28,5 con una proiezione di seggi tra 115 e 145 seggi. Al terzo posto c’è il blocco centrale di Emmanuel Macron: al 22% per Ifop. Il capo dello Stato che finora aveva una maggioranza relativa di 250 deputati, potrebbe ritrovarsi tra 60 e 90 deputati secondo la proiezione dell’Ifop, in una forchetta leggermente più alta (90-120 seggi) per Elabe.
I Républicains anti-Ciotti si attestano al 10% secondo Ifop, tra 30 e 50 seggi.
Alta partecipazione popolare
Si tratta di un’elezione storica, che ha richiamato il 67,5% degli elettori, venti punti in più rispetto alle legislative 2022. Ciò che emerge è un fatto politico anomalo per la Francia: si formano infatti tre poli distinti tra loro, con l’estrema destra che diventa il blocco in testa. Alle legislative del 2022, la Le Pen aveva ottenuto poco più del 18% e 89 deputati. La maggioranza che sostiene il presidente Emmanuel Macron aumenta il suo peso politico rispetto alle elezioni europee quando aveva raccolto appena il 14,5%, ma è distaccata di qualche punto dalla coalizione di sinistra e lontano dietro all’estrema destra.
Credits Foto: Agenzia Fotogramma
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