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L'opinione

Wimbledon, non solo Jannik

today12 Luglio 2024

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A cura di Ferruccio Bovio

A sorpresa, la soddisfazione maggiore per gli appassionati di tennis italiani non è, dunque, arrivata dal solito Jannik Sinner, ma da un giocatore abitualmente meno continuo nei suoi rendimenti: e cioè, dal toscano di Carrara Lorenzo Musetti. Un “under dog”, come direbbe Giorgia Meloni, che oggi vivrà la fantastica avventura di giocarsi la semi – finale di Wimbledon addirittura contro sua maestà Novak Djokovic.  Il quarto italiano a poterlo fare sull’erba inglese, dopo Nicola Pietrangeli, Matteo Berrettini e lo stesso Sinner.

Contro il quotatissimo californiano Taylor Fritz (numero 13 nel mondo), mercoledì sera il nostro Lorenzo (a sua volta numero 25) ha sorpreso un po’ tutti, disputando una partita pressoché perfetta per qualità e continuità, ma soprattutto rivelando una tenuta mentale che, forse, eravamo in pochi ad attribuirgli. Probabilmente si è trattato della sua migliore performance agonistica di sempre: performance che però, adesso, ci porta, inevitabilmente, a domandarci se la prova di straordinario talento appena  fornita costituisca un evento a se stante, oppure rappresenti, invece, l’inizio di un nuovo capitolo ancora tutto da descrivere.

Rimasto fino ad oggi – come, del resto, praticamente tutto il mondo tennistico italiano – piuttosto offuscato dalla straripante presenza del numero uno al mondo, Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, fin dai suoi esordi, ci ha abituati ad un gioco basato più sulla tecnica e sull’estetica, che su quella potenza di battuta che caratterizza il modo di stare in campo di tanti suoi attuali colleghi che, ai ricami che ci ricordano Panatta o Nastase, preferiscono sbrigativamente le battute a duecento all’ora per chiudere il punto, senza tanto concedere al palato dello spettatore.

Di se stesso, Musetti parla come di un “esteta del tennis”, che non solo come tennista, ma anche come persona ama “cercare il bello in tutte le cose, anche fuori dal campo”. Certo, aggiungiamo noi, non sempre l’eleganza si accompagna con l’efficacia, ma quando ciò avviene ecco che allora nascono i Federer, i Nadal e, perché no, anche i Sinner.

Che ne dite? Siamo forse agli albori di una nuova grande rivalità nello sport italiano che, dopo i vari Coppi e Bartali o Mazzola e Rivera, potrebbe oggi rinascere tra un ragazzo di San Candido ed un altro di Carrara?

Credits Foto:  Musetti MCM23 CC BY-SA 2.0

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12 Luglio 2024

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Scritto da: Giornale Radio

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