Svanisce il sogno di Musetti. Ora tocca alla Paolini

Finisce con una delusione la grande attesa di Lorenzo Musetti: la finale del torneo di Wimbledon sarà ancora (e per l’ennesima volta) una questione che riguarderà Novak Djokovic, già vincitore per ben sette volte della ambitissima insalatiera inglese. Il giocatore azzurro disputa una partita ad alto livello, esibendo – a tratti – un tennis fatto di momenti capaci di deliziare il pubblico, ma, nel complesso, è il campione serbo a riaffermare una supremazia che altro non è se non il frutto di un’esperienza quasi senza eguali sui campi di tennis. Djokovic, chiudendo il match in tre set (6/4, 7/6 e 6/4), si regala così la decima finale in carriera al prestigioso All England Club, riproponendo la stessa sfida conclusiva dello scorso anno, quando però, a prevalere su di lui fu il giovanissimo talento spagnolo, Carlos Alcaraz, qualificatosi anch’egli nella semi finale vinta con il  russo Danil Medvevdev.

Per il fuoriclasse di Belgrado si tratta, tra l’altro, della terza finale conquistata dopo aver compiuto i 35 anni: cosa che, in passato, era riuscita soltanto al mitico tennista australiano Ken Rosewall.

A Lorenzo Musetti va, comunque, attribuito l’onore delle armi, nella consapevolezza di aver compiuto un ragguardevole salto di qualità che gli consente oggi di andare ad occupare la 16esima posizione nella classifica mondiale WTA, scalando ben nove caselle in pochissimi giorni.

Intanto, oggi, sabato 13 luglio, l’Italia avrà ancora delle carte importantissime da giocare sull’erba di Wimbledon, grazie alla prova che attende Jasmine Paolini, la quale ha la storica opportunità di affermarsi come la prima giocatrice azzurra a vincere il torneo più classico ed antico  del mondo. Contro la ceca Barbora Krejcikova, al momento n.31 nel ranking, l’unico precedente parla a favore della ventottenne nata a Brno, ma è, comunque, un episodio che risale al 2018: quando cioè tennisticamente la Paolini non era ancora quasi neanche nata…Oggi, invece, la ragazza di Castenuovo di Garfagnana è fresca reduce da una finale di Roland Garros e può, quindi, permettersi di non porre più limiti alla provvidenza…