Il Governo libera il generale libico Almasri. La Corte penale internazionale chiede spiegazioni all’Italia

A cura di Daniele Biacchessi

Il Governo libera il generale libico Almasri

La scarcerazione e il rimpatrio in Libia del comandante libico Njeem Osama Almasri Habish diventa un caso politico internazionale. Il Governo ha liberato un uomo accusato di crimini di guerra e contro i diritti umani, restituendo ai libici il comandante della polizia giudiziaria di Tripoli fermato sabato sera a Torino. Il libico viene rilasciato perché, a differenza di quanto previsto dall’articolo 2 della legge che regola i rapporti con la Corte penale, l’arresto non è passato dal ministero della Giustizia ma è stato effettuato «di iniziativa» della polizia giudiziaria.

La Corte penale internazionale chiede spiegazioni all’Italia

La Corte penale internazionale fa sapere che senza preavviso o consultazione, Almasri è stato rilasciato e riportato in Libia. “La Corte sta cercando, e non ha ancora ottenuto, una verifica da parte delle autorità sui passi che sono stati compiuti”, si sottolinea nella nota, nella quale si ricorda “il dovere di tutti gli Stati parte di cooperare pienamente nelle sue indagini e azioni penali”. La risposta del governo italiano sarà affidata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che darà una prima risposta al question time alla Camera per poi consegnare una più completa informativa al Parlamento la prossima settimana.

Cavillo o scelta politica?

Da quello che si capisce non si tratta solo di un cavillo quello utilizzato dal Governo per consegnare ai libici un criminale internazionale. L’Italia ha rimandato in Libia Almasri per una precisa scelta politica. Il ministro della Giustizia Nordio non ha risposto per oltre 24 ore alle sollecitazioni che arrivavano dalla corte di Appello di Roma. Il governo non ha avviato alcuna interlocuzione con la Corte penale internazionale per superare l’inghippo tecnico. Infine il ministero degli Interni e i nostri servizi hanno organizzato un rimpatrio a tempi di record per Almasri.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

23 Gennaio 2025