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L’Apertura di Daniele Biacchessi
Quindici morti, venticinque feriti di cui 9 gravi, poi il suicidio. Lo studente David Kozak ha chiuso il suo ultimo giorno di vita lasciandosi dietro una scia di sangue e di morte. E’ accaduto a Praga, capitale della Repubblica Ceca. Kozak, 24 anni, armato di fucile, ha fatto irruzione nella facoltà di Lettere dell’università Carolina e ha colpito suoi coetanei e professori. La polizia ha disposto prima l’evacuazione degli edifici, chiusa l’intera piazza Jan Palach, poi ha avviato il blitz. Quando i poliziotti sono entrati nell’ateneo, l’attentatore si era già suicidato. Molti studenti si sono rifugiati ai piani alti dell’edificio, cercando di mettersi in salvo anche sui cornicioni. Altri, invece, si sono barricati all’interno delle aule. Le scene di panico sono rimbalzate sui social network. In molte immagini si vedono gli studenti e il personale con le mani alzate che lasciano la struttura e i poliziotti armati che seguono le operazioni. David Kozak aveva annunciato l’azione sul suo canale Telegram. “Mi presento, mi chiamo David e voglio fare una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi. Ho sempre voluto uccidere. Ho pensato che è molto più conveniente fare una strage di massa invece di diventare un serial killer. Prima dell’eccidio, Kozak ha anche ucciso il padre. Il killer potrebbe essere responsabile anche della morte di due persone la settimana scorsa nella foresta di Klanovicky vicino a Praga. Lo studente aveva un regolare porto d’armi e possedeva diverse pistole. Dentro la facoltà è stato rinvenuto un enorme arsenale di armi. Se non ci fosse stato un rapido intervento della polizia, le vittime sarebbero state molte di più.
Credits: ANSA
22 Dicembre 2023
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