L'opinione

Ancora Guelfi e Ghibellini?

today9 Maggio 2025

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A cura di Ferruccio Bovio

Oggi, venerdì 9 maggio, nel nostro Paese si celebra, ormai dal 2007, la giornata dedicata alla memoria di quanti furono vittime di quel terrorismo e di quello stragismo che, per lungo tempo, funestarono la nostra società, a partire dalla fine degli Anni 60. E la data non è stata scelta a caso, poiché coincide proprio con quella in cui, nel 1978, venne ritrovato il cadavere di Aldo Moro. Sebbene ormai così cronologicamente piuttosto lontani, questi famigerati “anni di piombo” spesso persistono ancora oggi nel tormentare le nostre coscienze di dubbi, di ripensamenti o talvolta addirittura anche di incrollabili ed ostinati convincimenti. Forse perchè su troppe vicende di quella spietata stagione di odio e di illusioni giovanili, non è mai stata fatta un’adeguata chiarezza, come sta, ad esempio, a testimoniare la recentissima riapertura delle indagini sul duplice omicidio – avvenuto nel 1978 – dei due militanti diciottenni del centro sociale Leoncavallo, Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci.

In un primo tempo le responsabilità penali dell’agguato criminale vennero addossate al mondo dei narcotrafficanti, sul quale Tinelli e Iannucci si dice stessero raccogliendo informazioni assai “delicate” e, comunque, certamente sgradite ai boss dell’eroina. In seguito, magistratura e forze dell’ordine orientarono il loro sguardo verso l’universo dell’estrema destra, raccogliendo “significativi elementi”, senza però mai giungere a poterli considerare come “prove definitive” a carico degli indagati. Adesso, a 47 anni dal misterioso delitto, apprendiamo che, su richiesta della procura di Milano, sono state riaperte le indagini in merito ad una pista che porterebbe alla luce inquietanti collegamenti tra la malavita organizzata romana (banda della Magliana) e destra eversiva. Seguiremo gli sviluppi.

Un altro fatto, altrettanto sconvolgente e che anche quest’anno è tornato, puntualmente, ad alimentare polemiche e rancori davvero incomprensibili, è quello che riguarda la commemorazione di Sergio Ramelli: lo studente diciassettenne ammazzato a sprangate da un commando di Avanguardia Operaia, per la sola colpa di avere in tasca una tessera dell’organizzazione giovanile del partito di Almirante. Signori cari che, a distanza di cinquant’anni esatti da quella tragedia, ricordate il ragazzino milanese facendo il saluto romano o che, invece, vi arrampicate ancora sugli specchi per cercare di giustificare – o di “contestualizzare” come si dice oggi – ciò che sciaguratamente avvenne in quel 29 aprile del 1975, fermatevi, per favore, a fare una pausa di riflessione…e provate a capire, una volta per tutte, che Ramelli – nel bene o nel male – non era il fascismo, ma era soltanto un ragazzino che oggi potrebbe tranquillamente essere un sessantasettenne che magari vota a sinistra…

Perché, signori cari, nel corso di un’intera esistenza, cambiamo tutti ed alle volte in un modo tale da non riuscire neanche più a riconoscerci…E noi, da vecchi militanti dell’estrema sinistra, divenuti oggi dei placidi borghesi che banalmente comprano le paste alla domenica, ci sentiamo e ci permettiamo di ricordarvelo in nome del buon senso e del diritto a morire di morte naturale che crediamo spetti a ciascuno di noi. Con questo, naturalmente, non intendiamo affatto dire che le responsabilità storiche di quanto è avvenuto negli anni di piombo non debbano restare sempre ben presenti nella nostra memoria, proprio per evitare che certe follie abbiano nuovamente a ripetersi. Tuttavia, ci pare anche che sia ormai giunto il momento di superare certi fanatismi ideologici rimasti, troppo a lungo, cristallizzati nel tempo: a meno che non si preferisca – proseguendo nel solco di un’ insana ed italica tradizione – continuare ad odiarsi come Guelfi e Ghibellini. E voi, amici ascoltatori, che percezione avete di questi fatti di sangue avvenuti cinquant’anni fa? Li sentite ancora pericolosamente attuali e, quindi, potenzialmente riproducibili oppure li avete archiviati definitivamente?

Credits Foto: AI

9 Maggio 2025

Scritto da: Redazione


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