L’inchiesta sul delitto di Garlasco e gli indizi contro Andrea Sempio

A cura di Daniele Biacchessi

L’inchiesta sul delitto di Garlasco e gli indizi contro Andrea Sempio

Secondo l’ultima relazione depositata in Procura a Pavia dal dattiloscopista Nicola Caprioli e dal colonnello Gianpaolo Iuliano del Ris di Parma, Andrea Sempio risulta il titolare di quell’impronta palmare che lo sta portando nel centro della nuova indagine sul delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi. Ci sarebbero almeno quindici punti di corrispondenza con la mano dell’indagato, macchiata verosimilmente dello stesso sangue della vittima.

L’ultima indagine dei carabinieri

Su quella traccia rimasta inesplorata dal Ris di Parma nell’agosto 2007 hanno lavorato anni dopo proprio i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, l’organo giudiziario che ha il compito di verificare indizi e fornire nuove prove. I militi milanesi scrissero le loro risultanze investigative il 7 luglio 2020, in una nota per l’allora procuratore aggiunto Mario Venditti, che aveva già archiviato una prima volta Sempio e fu sollecitato da un’istanza della difesa di Alberto Stasi. Sempio fornì le sue impronte il giorno della sua convocazione coatta per il prelievo del dna. Tornò a Milano, e la prova venne ripetuta altre sette volte con l’inchiostro, “al fine di confermare la riproducibilità di tutte le minuzie riscontrate”. Ma agli atti non ci sono solo gli accertamenti sulle impronte di Andrea Sempio. Durante gli appostamenti vennero ritrovati i pensieri di Andrea Sempio affidati a bigliettini scritti a penna e poi accartocciati e gettati in un bidone dei rifiuti. “Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare”, scrive Sempio.

Credits Foto: IPA Agency

22 Maggio 2025