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Via libera al dl sicurezza. Clamorosa protesta delle opposizioni

today5 Giugno 2025

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A cura di Daniele Biacchessi

Via libera al dl sicurezza. Clamorosa protesta delle opposizioni

Dopo la Camera, il Dl Sicurezza è passato anche in Senato, con 109 sì e 69 no, ed è legge dello Stato. Per Giorgia Meloni e per la destra sono misure da rivendicare con orgoglio. “Il governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa”, sottolinea sui social la premier. “Interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili”, sostiene Meloni.

La protesta delle opposizioni

Il Dl Sicurezza è un “concentrato di repressione e propaganda”, afferma il centrosinistra. In Senato, la tensione è stata palpabile, e si è sfiorata la rissa in aula – scongiurata in tempo dall’intervento dei commessi – quando il meloniano Alberto Balboni, nonché presidente della commissione Affari Costituzionali, ha accostato i colleghi del l’opposizione di essere “vicini più alla criminalità organizzata e alle mafie che alla povera gente”. Poi i senatori di Pd, M5s, Avs si sono seduti a terra, con le spalle al governo. Le opposizioni restano sulla moquette con le gambe incrociate, gridano vergogna, la destra rumoreggia, ma alla fine incassa la vittoria. Sul metodo, oltre che sul merito, restano i profili di dubbia legittimità che dovrà essere la Corte Costituzionale a sciogliere.

I contenuti del provvedimento

Vengono introdotti 14 nuovi reati e 9 aggravanti aggiuntive. In 39 articoli il decreto sicurezza, che ha sostituito il ddl approvato in prima lettura alla Camera e poi ‘arenatosi’ al Senato anche a seguito dei rilievi sollevati dal Colle, riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla ribattezzata dalle opposizioni ‘norma anti Gandhi’, fino alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ‘anti No-Tav e anti No-Ponte’. Per le aggravanti si aggiungono quella prevista per i reati commessi nei pressi delle stazioni ferroviarie o delle metropolitane o quelle relative alle truffe a danno degli anziani. Viene poi estesa la non punibilità dell’operato degli agenti dell’intelligence e si velocizzano gli sgomberi di immobili occupati.

Credits Foto: Agenzia Fotogramma

5 Giugno 2025

Scritto da: Redazione


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