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A cura di Daniele Biacchessi
Israele scatena la guerra contro l’Iran perché sospetta che Teheran intende proseguire gli investimenti sul nucleare. Questa è la versione ufficiale. Sarà così? Lo stato maggiore iraniano minaccia di utilizzare 2.000 missili nei suoi prossimi attacchi contro Israele ma, con ogni probabilità, i numeri sono diversi. US Central Command valuta 3mila missili balistici iraniani, in parte utilizzati negli scontri degli ultimi 20 mesi o ceduti a milizie alleate (come gli Houthi). Non si può escludere che la produzione sia stata potenziata anche per rifornire la Russia impegnata nella guerra in Ucraina, così come non si può affermare che Israele sia davvero riuscito a distruggere un gran numero di rampe, missili balistici e un deposito sotterraneo nella regione di Kermanshah, nell’Iran Occidentale. In realtà Netanyahu è sempre più in calo di consenso, e il genocidio di Gaza lo ha reso sempre più isolato sul piano politico internazionale. Il nuovo fronte con l’Iran tende a riconquistare una sua credibilità contro il nemico di sempre.
Sono almeno 30 anni che statunitensi e israeliani lanciano l’allarme per la bomba atomica che l’Iran potrebbe possedere “in pochi mesi” ed evocano e compiono attacchi al programma nucleare. L’ambiguità, se non l’imbarazzo, di Trump e della sua amministrazione sono evidenti. Si è dissociato dagli attacchi alla vigilia di un nuovo round di negoziati tra USA e Iran sul programma nucleare di Teheran. Poi ha difeso la decisione di Netanyahu negando un ruolo militare americano nell’operazione. Successivamente Trump ha plaudito ai raid israeliani e all’eliminazione dei vertici militari iraniani. Infine è emerso che lo US Central Command statunitense, responsabile per l’area mediorientale, avrebbe fornito supporto di intelligence, aerei radar e da rifornimento in volo ai velivoli da combattimento israeliani. Infine la portaerei Nimitz è in rotta per il Medio Oriente.
Credits Foto: IPA Agency
17 Giugno 2025
Scritto da: Redazione
"L'Attimo Fuggente”, dal lunedì al venerdì dalle 07.00 alle 09.00 e sabato dalle 08.00 alle 10.00, dove la vita italiana verrà analizzata, messa in discussione e a volte apprezzata con le interviste spigolose di Luca Telese e Giuliano Guida Bardi a tutti gli interpreti della vita politica e sociale di tutti i giorni.
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