Economia

Dazi, Mastromauro (Unionfood): “Incertezza non fa stare tranquilli i pastai italiani”

today26 Luglio 2025

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(Adnkronos)

“Noi imprenditori stiamo vivendo in una condizione di assoluta incertezza che non ci fa stare tranquilli”. Parola di Margherita Mastromauro, a capo del pastificio di famiglia Riscossa che ha sede a Corato (Bari) e presidente dei Pastai di Unione Italiana Food, intervistata dall’Adnkronos sulla politica dei dazi, non ancora quantificati, che gli Usa vogliono imporre alle merci europee, e dunque anche italiane, esportate in Usa a partire dal 1 agosto. “La sensazione è quella di vivere un po’ alla giornata, anche perché gli Stati Uniti sono il secondo mercato di sbocco per la pasta made in Italy dopo la Germania”, sottolinea Mastromauro alla vigilia dell’incontro Trump-von der Leyen domani in Scozia che dovrebbe avere al centro proprio un’intesa commerciale Ue-Usa sull’export della maggior parte dei prodotti europei in Usa. Tariffe peraltro che si vanno ad aggiungere “ai dazi differenziati antidumping che sulla pasta esistono da moltissimi anni – sostiene – rispetto ai quali i pastifici hanno dovuto anche affrontare costose procedure per la riduzione di questi dazi in passato, e che variano da azienda da azienda”.

“A prescindere dal quantum, dalla percentuale, la politica dei dazi, ovvero il protezionismo, penso non sia mai una buona notizia e questa inversione di tendenza così repentina e forte da parte degli Stati Uniti, lo stato più liberista del mondo, ritengo non possa che essere oggetto di biasimo”, scandisce Mastromauro.

“Peraltro non è una politica protezionistica che risponde a delle pratiche commerciali sleali da parte di altri paesi, ma è motivata, come ben sappiamo, dalla necessità di ripianare i conti pubblici degli Stati Uniti”, argomenta Mastromauro. “Questa politica di Trump ritengo che sia nel breve periodo, probabilmente utile al suo fine specifico ma indubbiamente mette in subbuglio un sistema consolidato globale di liberismo nel commercio internazionale, ed in particolare, la solidità e la serenità delle relazioni fra gli Stati Uniti e l’Unione Europea e anche l’Italia che storicamente sono state sempre delle relazioni solide e di grande di grande collaborazione. E le conseguenze a medio e lungo termine non sono al momento prevedibili”, mette in guardia chi rappresenta gli industriali della pasta italiana.

Quanto alle eventuali contromisure europee che prevedono dazi sull’import dagli States fino al 30%, per un totale di 93 mld di euro e che potrebbero scattare il 7 agosto, in risposta ai dazi americani qualora non si raggiungesse un’intesa in vista dell’incontro Trump-von der Leyen in Scozia dice: “sono assolutamente contraria a fare politiche di quel tipo perché si innescano dei meccanismi di reciprocità e di ritorsione che non sappiamo dove ci possono portare”. Particolarmente scettica poi su ipotesi di delocalizzazioni di pastifici italiani in Usa. “Ammesso che uno abbia la possibilità finanziaria di farlo, come già da molti rilevato, richiederebbe un tempo medio lungo che non ci riparerebbe dall’effetto di questi dazi nel breve periodo”, conclude Mastromauro.

Scritto da: Giornale Radio

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