I 60 anni di Kim Jong-un, tra velleità nucleari e bastonate ai cani

Compie oggi, 8 gennaio, 60 anni il misterioso presidente della Corea del Nord Kim Jong – un. Tra le poche cose che conosciamo della sua vita privata, spiccano l’educazione ricevuta – sotto altro nome – in un collegio svizzero particolarmente esclusivo, unitamente ad una grande passione per la pallacanestro ed a quella per i video giochi.

Sappiamo, inoltre, che, al suo rientro a Pyiongyang dall’Europa, si laurea in informatica e, nel 2009, viene ufficialmente nominato successore del padre, Kim Jong  – il, alla presidenza della repubblica: incarico che assumerà nel 2011 alla morte del genitore. Si, perché, nonostante formalmente sia una repubblica, di fatto, in Corea del Nord, il potere politico ed istituzionale si tramanda sulla falsa riga di quanto avveniva nelle monarchie assolutiste del passato.

Sin da subito, il nuovo leader della nazione mostra di voler portare avanti, sulla scena internazionale, l’atteggiamento minaccioso e militarista  che era già stato adottato dal nonno ( il fondatore della Repubblica Kim il-sung ) e dal  padre, fino a prospettare,  nel marzo del 2013, addirittura un attacco nucleare contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti.

Tuttavia, cinque anni dopo, Kim pare cambiare orientamento ed accetta di incontrare sia il suo dirimpettaio presidente della Corea del Sud, che l’allora inquilino della Casa Bianca, Donald Trump, col quale sembra persino nascere una sorta di amicizia, che sfocerà nel Trattato di Singapore, nel quale si prevede una graduale denuclearizzazione della Nord Corea in cambio di  sostanziosi aiuti finanziari. Il trattato resterà, comunque, lettera morta e ben presto Pyongyang riprenderà quella sua corsa agli armamenti che non accenna a fermarsi neanche oggi.

Tra le sue stravaganze – purtroppo quasi mai incruente – ricordiamo quella in cui Kim Jong – Un, nel tentativo di far fronte al dilagante problema della denutrizione che affligge il suo Paese, lancia una martellante campagna mediatica per indurre la gente a nutrirsi prevalentemente di carne di cane che, a suo avviso, sarebbe molto più nutriente di quella di manzo, di maiale o di pollo. Poi, da esperto gourmet o magari – perché no – da prossimo giudice di Master Chef, si prodiga di suggerimenti anche sulle modalità di macellazione, sostenendo che quella che avviene a bastonate è la più preferibile, poiché renderebbe le carni degli sventurati animali più morbide alla cottura…

Donald Trump dichiara che, se verrà rieletto, riprenderà, su basi diverse, il dialogo con la Corea del Nord…La cosa però, almeno secondo noi, presuppone la presenza di un interlocutore affidabile e credibile a Pyongyang: allo stato attuale dei fatti, vi pare di poterne individuare almeno uno?

Credits: driver Photographer (CC BY-SA 2.0 DEED)

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