L’ultima mediazione del Qatar: capi di Hamas in esilio in cambio della liberazione degli ostaggi

Il Qatar ha elaborato una nuova proposta per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza, discussa al gabinetto di guerra dal capo del Mossad David Barnea. Elaborata dopo un recente incontro a Doha tra il premier del Qatar e le famiglie degli ostaggi, include l’esilio da Gaza per alcuni dirigenti di Hamas, ma il movimento resterebbe attivo nel quadro di un ’orizzonte politico’ per la Striscia. Tutti gli ostaggi verrebbero rilasciati, ma solo a scaglioni ed in parallelo con un ritiro totale di Israele da Gaza. Ma Hamas non ci sta. “Gli ostaggi non torneranno vivi alle loro famiglie fino a quanto Netanyahu e i comandanti dell’Esercito non accetteranno le condizioni poste da Hamas, a cominciare dalla cessazione completa delle ostilità a Gaza“, sostiene un membro dell’ufficio politico del gruppo, Osama Hamdan. Lo scontro tra Israele e le Nazioni Unite si fa sempre più duro. Israele dice di avere prove che fra i miliziani di Hamas che hanno preso parte alle stragi del 7 ottobre in Israele ’vi erano dipendenti dell’Unrwa’, l’organizzazione delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi a Gaza. Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che condanna gli attacchi degli houti dello Yemen sulle navi nel Mar Rosso e ne chiede la fine immediata, ma i ribelli prendono di mira una nave americana nel Mar Rosso.