Il punto della settimana

“Giuristi per Gaza”

today28 Settembre 2025

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Scritto da Giornale Radio

A cura di Ferruccio Bovio

Abbiamo appreso, proprio in queste ore, che, da qualche giorno, circola nei Tribunali italiani un “appello dei giuristi per Gaza ” – promosso da due magistrati di Bologna – che, sul sito di “Giustiziainsieme”, ha già superato le 1300 adesioni. Scopo dell’iniziativa è quello di convincere il maggior numero di giudici possibile a far precedere l’inizio delle loro udienze da una sorta di preambolo che, ricalcando lo Statuto della Corte Penale Internazionale, dovrebbe ricordare agli amministratori della giustizia, ai cancellieri, agli avvocati ed alle parti in causa che “è dovere di ciascuno Stato esercitare la propria giurisdizione penale nei confronti dei responsabili di crimini internazionali”. Questo – sia chiaro – anche nei casi in cui l’oggetto del processo sia distante anni luce dalle questioni mediorientali.
E non stiamo parlando di un colpo di genio isolato, perchè anche il consiglio nazionale di Magistratura Democratica ha incaricato i propri rappresentanti nell’Associazione Nazionale Magistrati di promuovere azioni di condanna sulla politica israeliana, suggerendo la lettura di comunicati analoghi a quello di cui si è detto sopra ed abbinandola all’affissione, presso ogni ufficio giudiziario, di manifesti che esprimano il “profondo sgomento per la sistematica violazione dei diritti attuato dallo Stato di Israele”. E per chi volesse meglio conoscere l’argomento, è in programma a Milano, a metà settimana, un convegno – organizzato sempre da Magistratura Democratica e da Area Democratica – su “Gaza l’umiliazione del diritto”: convegno che, tra l’altro, sarà pure culturalmente arricchito dal prezioso contributo ”super partes” graziosamente offerto dall’immancabile Francesca Albanese.
Sia chiaro, qui nessuno intende assolutamente mettere in discussione la libertà di esprimere e manifestare – magari anche in modo settario – le proprie opinioni: tuttavia, poiché fin da quando eravamo ancora con il grembiule nero ed il fiocco azzurro, hanno cominciato a parlarci di “imparzialità della magistratura”, è abbastanza normale che, oggi, ci venga da chiederci dove diavolo questa sia finita… Provate a mettervi, anche solo per un attimo, nei panni di un imputato (ma anche di una parte lesa) di religione ebraica o di cittadinanza israeliana che spera di ottenere giustizia in tribunale, ma che, prima che il procedimento abbia inizio, debba sorbirsi un pistolotto a senso unico sulle malefatte di Netanyahu… Non avreste, forse, anche voi la sgradevolissima sensazione di essere finiti in una trappola insidiosa e con improbabili vie di uscita?
Evitiamo, infine, di domandarci per quale recondita ragione, i diritti umani vengano sistematicamente chiamati in causa soprattutto quando si tratta di Israele e mai quando a violarli è, invece, una delle innumerevoli tirannie che pullulano su questo Pianeta.
Tanto la risposta la sappiamo già: ed è la stessa da almeno duemila anni.

Fonte della Foto: Di MattWade – Opera propria CC BY-SA 3.0

28 Settembre 2025

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