Il punto della settimana

Due pesi e due misure

today5 Ottobre 2025

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Scritto da Giornale Radio

A cura di Ferruccio Bovio

Mentre la Flottiglia andava incontro al suo tragico destino, tra la solidarietà violenta e settaria di tante nostrane anime pie, dall’Italia – nel disinteresse generale – partiva, alla volta dell’Ucraina, un’altra spedizione umanitaria composta da 110 nostri connazionali, più che mai determinati a mettere davvero a repentaglio la propria pelle, pur di portare soccorsi a quella “martoriata” (tanto per usare un aggettivo caro a Bergoglio, ogni volta che parlava di Ucraina) gente di Kharkiv che, in quanto a stragi e distruzioni, se ne intende un pochino anche lei…
L’iniziativa è stata presa dal MEAN, Movimento Europeo di Azione Nonviolenta: un gruppo nato subito dopo lo sciagurato 24 febbraio e costituito da pericolose organizzazioni eversive di estrema destra come l’Azione Cattolica, Reti della Carità o Base Italia, fondata – quest’ultima – dall’ex segretario della FIM Cisl, Marco Bentivogli… E, tra l’altro, stiamo parlando della 13esima missione che il MEAN compie nel Paese di Zelensky. Dite la verità, quanti di voi ne avevano mai sentito parlare? Certamente ben pochi, visto che si tratta di attività che vengono sistematicamente ( e volutamente) ignorate da parte di tutti quei media che pure, per giorni e giorni, non hanno fattoo altro che esprimere apprensione ed ammirazione per le eroiche e quasi salgariane avventure della Flotilla…
La missione a Kharkiv si svolge in una zona di guerra che risulta essere tra le più esposte all’offensiva russa: i missili e i droni fanno male anche lì, esattamente come fanno male a Gaza. Eppure, nessuno – ma proprio nessuno – si è degnato di augurarle almeno uno straccio di fortuna e tanto meno di assegnarle se non proprio l’appoggio della fregata Alpino, perlomeno quello di una scorta di reduci della Grande Guerra…Se poi qualcosa, in Ucraina, non dovesse andare propriamente per il verso giusto e qualcuno dei volontari italiani dovesse concretamente avere dei problemi di dialogo con gli aerei di Putin, allora state pur certi che né a Landini, né ai geniali strateghi del Campo Largo verrà mai in mente di indire scioperi generali o di scendere in piazza per, come si suol oggi dire, “bloccare tutto”.
Anzi, pare quasi di vederli e di sentirli i giornalisti, i politici e gli ospiti dei talk show nostrani mentre “tirano le orecchie” agli attivisti del MEAN e li accusano di irresponsabilità politica, di “avventurismo” e, quindi, di essersela, in definitiva, anche andata a cercare…

05 Ottobre 2025

Scritto da: Giornale Radio

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