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I democratici americani pubblicano le email di Epstein su Trump

today13 Novembre 2025

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Scritto da Daniele Biacchessi

Nuove rivelazioni sul legame tra Epstein e Trump rischiano di scuotere la Casa Bianca e il futuro politico di Trump.

I democratici americani, galvanizzati dalle recenti vittorie e dai sondaggi, diffondono nuovi carteggi tra Donald Trump e Jeffrey Epstein, il miliardario condannato per reati sessuali, poi suicidatosi in carcere. In una lettera, Epstein sostiene che Trump in una occasione trascorse svariate ore con una donna descritta come una vittima del suo traffico sessuale.

Il Daily Mail lancia la sua esclusiva e indica che la ragazza è in realtà Virginia Giuffrè, al centro delle accuse al principe Andrea, morta suicida lo scorso aprile. Epstein afferma che Trump sapeva del giro di ragazze. Virginia Giuffrè lavorava nel club di Mar a Lago. “Trump ha detto di avermi chiesto di dimettermi. Non sono mai stato un membro del club…ovviamente sapeva delle ragazze“, scrive Epstein.

Lo scandalo si allarga, il presidente traballa

I rapporti tra Trump e Epstein sono sempre stati noti, ma il presidente ha sempre negato qualsiasi comportamento illecito, tanto da aver avviato una causa di diffamazione contro l’editore del Wall Street Journal e i giornalisti che avevano scritto un articolo su una raccolta di lettere dedicate a Epstein per il suo 50° compleanno nel 2003.

Negli Stati Uniti, gli scandali durano anni, ma molti presidenti hanno dovuto piegarsi davanti alle prove. Fu così per Richard Nixon travolto dal Watergate poi dimissionario, per Bill Clinton a causa del suo rapporto sessuale con una stagista. Con ogni probabilità Trump non sarà costretto alle dimissioni, ma il caso Epstein arriva nel momento più basso di popolarità, in seguito a pesanti sconfitte elettorali, ad un anno dal Midterm. Un colpo d’immagine che potrebbe far traballare Trump dallo Studio Ovale.

Epstein

Jeffrey Epstein è una figura che ha sconvolto l’opinione pubblica a livello internazionale per l’amalgama di potere, ricchezza, abusi sessuali e misteri che lo circondano. Nato a Brooklyn il 20 gennaio 1953, Epstein cominciò la sua carriera in modo relativamente modesto: dopo aver studiato fisica e matematica presso la Cooper Union e la New York University (senza però conseguire un titolo) venne assunto come docente di matematica e fisica alla famosa Dalton School di Manhattan.

Da qui si spostò al mondo della finanza, entrando nel 1976 alla banca d’investimento Bear Stearns e in seguito fondando la propria società di gestione patrimoniale, che avrebbe gestito ricchezze enormi a beneficio, almeno formalmente, di ultra-ricchi clienti. La particolarità di Epstein non era solo nella sua ascesa economica, ma nella rete di relazioni che intrecciò: politici, imprenditori, celebrità, membri dell’aristocrazia — insieme ai vasti beni immobiliari (tra cui un’isola privata nei Caraibi, la celebre Little St James) e un jet privato soprannominato dai media il “Lolita Express”.

Parallelamente alla facciata di uomo d’affari e filantropo (fece finanze e promesse di donazioni, fondazioni scientifiche, ecc.) si sviluppò però un lato criminale e segreto: Epstein era accusato di aver orchestrato una rete di abusi sessuali e traffico di minorenni, utilizzando la sua posizione e i suoi contatti per attirare ragazze (alcune anche giovanissime) e sottoporle a sfruttamento.

Nel 2008 arrivò la prima condanna in Florida: Epstein si dichiarò colpevole per due capi d’imputazione relativamente circoscritti (sollecitazione alla prostituzione minorile e procacciamento), nell’ambito di un accordo molto controverso che evitò l’accusa federale e sancì una pena di 13 mesi, con libertà condizionale e regime di lavoro esterno. Questo accordo generò indignazione perché molti ritenevano che la sua rete fosse molto più vasta e complicata di quanto emerso ufficialmente. L’indagine riprese vigore nel 2019, quando Epstein venne arrestato nelle Isole Vergini americane e a New York con l’accusa di traffico sessuale di minorenni e complotto.

Tuttavia, il 10 agosto 2019 fu trovato morto nella sua cella nel carcere di Manhattan, la Metropolitan Correctional Center: la versione ufficiale della morte è quella del suicidio per impiccagione, anche se le circostanze hanno alimentato dubbi, teorie e inchieste interne. Le ripercussioni del caso Epstein sono molteplici: le vittime, decine se non centinaia, hanno intentato azioni giudiziarie contro il suo patrimonio; la faccenda ha messo sotto la lente le banche, gli studi legali, le reti finanziarie che lo avevano coperto o ignorato i segnali; infine, la collocazione tra potere, finanza, politica e criminalità ha generato uno scavo giornalistico e giudiziario sempre più profondo.

Scritto da: Daniele Biacchessi


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