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Elezioni regionali. I temi nazionali prevalgono su quelli locali

today19 Novembre 2025

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Scritto da Daniele Biacchessi

Elezioni regionali: una sfida a tre che diventa un banco di prova nazionale tra centrodestra, campo largo e crescente astensione.

Domenica 23 e lunedì 24 novembre si vota in Campania, Puglia e Veneto per le elezioni regionali. Si tratta di un test importante sul piano politico per la tenuta del centrodestra che a livello nazionale e maggioranza di Governo, ma in quei luoghi è stata all’opposizione, e per la salute del campo largo che si è imposto in Toscana e ha perso invece in Calabria e nelle Marche.

Elezioni regionali in Campania

In Campania, il confronto è tra sei candidati. Il campo largo del centrosinistra punta su Roberto Fico, già parlamentare del MoVimento Cinque Stelle ed ex presidente della Camera. Il centrodestra ha scelto il deputato Edmondo Cirielli (Fratelli d’Italia), generale di brigata dei carabinieri e viceministro degli Esteri del governo Meloni.

In Puglia

Ci sono quattro candidati in Puglia. Il centrosinistra scommette su Antonio Decaro (Partito Democratico), sindaco di Bari dal 2013 al 2024, ex presidente dell’ANCI e parlamentare europeo. Per il centrodestra c’è Luigi Lobuono, candidato civico, imprenditore molto conosciuto sul territorio ed ex presidente della Fiera del Levante.

In Veneto

La partita in Veneto per il successore di Luca Zaia è a cinque. Il centrodestra ha scelto il leghista Alberto Stefani, vice segretario federale del partito e fedelissimo di Matteo Salvini, mente il centrosinistra punta su Giovanni Manildo, avvocato civilista ed ex sindaco di Treviso.

Il rischio di astensione aumenta

Nella radicalizzazione dello scontro, con tutti i leader di Governo e di opposizione, i temi nazionali prevalgono su quelli locali e il ruolo delle regioni e i loro poteri su sanità e trasporti pubblici, passano in secondo piano. Anche in queste regionali le scelte sono dei partiti, le liste civiche sono in campo più per appartenenza di schieramento che per civismo e il divario tra politica e cittadini potrebbe aumentare il rischio di astensione, come già accaduto nei passati appuntamenti.

Sviluppo economico e turistico delle tre regioni

In Campania il turismo rappresenta un fattore chiave dell’economia regionale. Secondo l’OCSE, la regione ha accolto circa 20,7 milioni di turisti nel 2023, una cifra notevole che testimonia la forte attrattiva del suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico. Ma questo boom turistico comporta anche una pressione sui beni culturali e sulle infrastrutture. Inoltre, l’aumento delle locazioni brevi ha alzato i costi immobiliari in alcune aree, contribuendo a fenomeni di “turistificazione”. Sul fronte demografico la distribuzione della popolazione è molto disomogenea, con oltre la metà dei residenti concentrati nell’area metropolitana di Napoli, che rappresenta poco più del 10 % della superficie regionale.

Passando alla Puglia, la regione ha investito molto in un modello di turismo sostenibile e “slow”, privilegiando esperienze autentiche e radicate nella cultura locale. Le masserie, gli agriturismi e le strutture ricettive di piccola scala sono protagonisti di un’offerta turistica che incoraggia il contatto con il territorio, tra colline d’ulivi, campagne rurali e borghi storici. Dal punto di vista economico, il turismo ha un peso rilevante: secondo piani regionali, contribuisce in modo significativo al valore aggiunto regionale, sostenendo migliaia di imprese e posti di lavoro nel settore.

Infine, il Veneto propone una combinazione di modernità industriale e ricchezza artistica e paesaggistica. Anche se è una regione con un’economia molto diversificata e industrializzata, il Veneto è una delle destinazioni turistiche più rilevanti in Italia: vini (come il Prosecco e il Valpolicella), architetture storiche, laghi e città d’arte contribuiscono a un’economia del turismo solida.

Un altro elemento che accomuna tutte e tre le regioni è l’impegno per il turismo sostenibile: non solo come leva economica, ma anche come modo per preservare il paesaggio e i beni culturali nel lungo termine. Per esempio, tra Campania e Puglia sono stati stanziati fondi per percorsi pedonali e ciclabili, destinati a valorizzare itinerari sostenibili che promuovono la mobilità lenta e il turismo a basso impatto.

Scritto da: Daniele Biacchessi


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