Il punto della settimana

L’incauto “scossone”

today23 Novembre 2025

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Scritto da Giornale Radio

A cura di Ferruccio Bovio

L’impressione che ci è rimasta – riflettendo sulla “querelle” sorta, in questa settimana, sulle parole che il consigliere della Presidenza della Repubblica per la Difesa, Francesco Garofani, si è lasciato incautamente sfuggire in merito ad un auspicato “scossone” in grado di far sloggiare Giorgia Meloni da Palazzo Chigi – è quella che il vero “bersaglio” del ragionamento di Garofani non fosse tanto la Premier, quanto la Segretaria del Partito democratico. Ed in effetti, a ben vedere, al di là delle intenzioni del quotidiano che le ha diffuse, si tratta di affermazioni che non paiono tanto orientate ad esecrare la presenza della Meloni al Governo, quanto, invece, a lamentare l’inadeguatezza di un’opposizione che – a meno, appunto, di uno “scossone” inviato dalla provvidenza – non sembra assolutamente in grado di rappresentare un’alternativa politica credibile (e, quindi, potenzialmente vincente) rispetto all’attuale maggioranza che guida il Paese.
Pertanto, questo “scossone” della controversia riteniamo vada inteso – negli auspici di chi lo ha evocato – come un qualche cosa che dovrebbe cadere dal cielo proprio sul Campo Largo e possibilmente – considerato il passato politico, da ex democristiano, dello stesso Garofani – a favore dei Centristi che oggi militano, contando davvero pochino, nel PD.
Intendiamoci, non è affatto normale che un consigliere di Mattarella faccia determinate esternazioni in un ristorante, facendo, di conseguenza, sorgere legittimamente dei dubbi circa il suo modo di essere “super partes”, ma è anche vero che stiamo pur sempre parlando di un personaggio che, avendo anche ricoperto cariche parlamentari nel PD, non lo si scopre certamente oggi…Impensabile, infatti, che, come per magia, una volta arrivato a frequentare le stanze del Quirinale, abbia improvvisamente subito una mutazione genetica tale da renderlo, del tutto, politicamente rigenerato. Ecco perché, nella sostanza (ma non nei modi irrituali), pensiamo che non ci sia poi da meravigliarsi troppo per quanto Garofani abbia detto in un momento trascorso con vecchi amici e parlando più che altro di calcio tra una portata e l’altra. Piuttosto, ci sarebbe stato da stupirsi se, da quella tavolata, fossero arrivati giudizi lusinghieri su Giorgia Meloni e sul suo Esecutivo… Invece, il dato politico più rilevante che ne è emerso è quello che, al Quirinale, c’è qualcuno che, evidentemente, non considera la candidatura della Schlein come una valida opzione da contrapporre a quella della Meloni.

Fonte della Foto: Di dati.camera.it, CC BY-SA 4.0

23 Novembre 2025

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