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Cremlino pronto al dialogo con Macron.

today22 Dicembre 2025

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Scritto da Daniele Biacchessi

Il Cremplino apre a Macron mentre proseguono i negoziati di pace a Miami, sullo sfondo di un conflitto ancora acceso in Ucraina.

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, annuncia: “Putin è pronto al dialogo con il presidente francese Macron”. E l’Eliseo ritiene gradito che Putin sia disposto a parlare con Macron e deciderà nei prossimi giorni le condizioni. Il programma di Putin non include ancora una telefonata con il presidente Usa, Donald Trump. Mosca ha dichiarato che le possibilità di pace in Ucraina non sono state migliorate dalle modifiche alle proposte statunitensi avanzate dagli europei e dall’Ucraina. Inoltre l’idea di un vertice trilaterale Russia-Usa-Ucraina non sarebbe stata discussa.

Si tratta a Miami tra Stati Uniti e Russia

L’inviato del Cremlino Kirill Dmitriev definisce le trattative di Miami con gli inviati della Casa Bianca, Steve Witkoff e Jared Kushner per un piano di pace per l’Ucraina costruttive. “Le discussioni si svolgono in modo costruttivo“, ha affermato. Il round di negoziati si è sviluppato in tutto il week end tra sabato e domenica. Anche una delegazione ucraina è presente nella città della Florida, tuttavia non sono previsti incontri diretti tra rappresentanti di Mosca e di Kiev, secondo quanto riportato dalla Cnn.

Lo scenario della guerra

Le forze di difesa aerea ucraine hanno neutralizzato 75 su 97 droni lanciati dalla Russia in un attacco notturno tra sabato e domenica. Un’infrastruttura civile è stata danneggiata nella regione di Rivne a seguito di un attacco russo. L’esercito russo ha catturato un gruppo di soldati ucraini nella regione di Sumy. “Il nemico ha subito perdite significative nella zona di Vysoke, con 13 militari della 119/a Brigata di difesa territoriale separata delle Forze armate ucraine catturati, tra cui un comandante di compagnia”, ha riferito la fonte dell’agenzia russa Ria Novosti .

La complessa architettura diplomatica globale

Mentre i colloqui a Miami rappresentano una delle fasi più recenti di questi sforzi, essi sono il risultato di un intenso lavoro diplomatico multilaterale iniziato mesi fa e che ha coinvolto non solo Stati Uniti e Russia, ma anche i principali partner europei dell’Ucraina. Questa cornice più ampia comprende una serie di incontri strategici tra leader occidentali, proposte di piani di pace articolati e negoziati paralleli che cercano di integrare obiettivi politici, militari ed economici per porre fine al conflitto.

Una delle iniziative diplomatiche più rilevanti degli ultimi mesi è stata una importante riunione multilaterale tenutasi a Washington nel corso dell’estate 2025, in cui Stati Uniti e otto leader europei si sono incontrati per discutere non solo dell’immediato cessate il fuoco, ma di garanzie di sicurezza a lungo termine per l’Ucraina.

Durante quel vertice, i partecipanti hanno esplorato l’idea di garanzie di sicurezza in stile NATO, che mirano a fornire a Kiev protezioni simili a quelle offerte ai membri dell’Alleanza atlantica senza necessariamente includere l’effettiva adesione alla NATO. Questo approccio è stato visto come un tentativo di colmare le preoccupazioni ucraine sulla futura difesa contro eventuali aggressioni, pur cercando di aggirare le obiezioni russe all’espansione militare occidentale.

Parallelamente, la proposta di un “coalizione di volontà” istituita nel 2025 ha cercato di creare un quadro più ampio di cooperazione internazionale a sostegno degli sforzi di pace. Tale coalizione, concepita come una combinazione di sostegno militare, economico e diplomatico, avrebbe l’obiettivo di assicurare che qualsiasi accordo di pace includa meccanismi efficaci per la ricostruzione dell’Ucraina, la deterrenza di futuri conflitti e il rispetto degli accordi raggiunti. Componenti di questa coalizione sono intese a rafforzare l’assistenza all’Ucraina in caso di fallimento nei negoziati, rendendo così più solida la posizione negoziale di Kiev.
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Va notato che, nonostante questi sforzi, le posizioni tra le parti rimangono profondamente divergenti su questioni chiave, in particolare il destino dei territori contesi, il ruolo delle garanzie di sicurezza e le condizioni per un effettivo cessate il fuoco. Mentre gli Stati Uniti e i partner europei hanno lavorato su piani dettagliati, incluso un piano di pace in 20 punti promosso dagli Stati Uniti, la Russia ha mantenuto posizioni massimaliste, includendo richieste di riconoscimento di territori occupati e altre concessioni che l’Ucraina e i suoi alleati occidentali trovano inaccettabili.

Scritto da: Daniele Biacchessi


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