Economia

Processo tributario con udienze da remoto: cosa cambia dal 2026

today26 Dicembre 2025

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(Adnkronos)

Scritto da Giornale Radio

In arrivo le nuove regole tecnico-operative per le udienze da remoto nel processo tributario. Dal 1° gennaio i processi a distanza verranno svolti tramite la piattaforma Microsoft Teams e non più su Skype for Business.

L’orario, il link per il collegamento e l’informativa privacy saranno inviate dall’ufficio di segreteria almeno tre giorni prima tramite PEC.

Le nuove regole vietano la registrazione, così come l’uso della messaggistica istantanea e il deposito di documenti tramite la piattaforma.

Dal 2026 si passa a Microsoft Teams per le udienze da remoto

A fornire le nuove istruzioni tecnico-operative che a partire dal 1° gennaio 2026 disciplineranno le udienze da remoto nel processo tributario è il decreto del Ministero dell’Economia del 24 novembre 2025.

La principale novità riguarda la migrazione tecnologica che interesserà i processi telematici instaurati presso le Corti di giustizia tributaria di primo e secondo grado.

Con l’obiettivo di garantire al meglio la continuità dell’attività giurisdizionale nell’ambito della giustizia tributaria, infatti, si prevede il passaggio da Skype for Business a Microsoft Teams.

Dal punto di vista tecnico-operativo, la piattaforma garantirà l’erogazione del servizio con un canale di comunicazione criptato su rete telematica pubblica. Il sistema di gestione e controllo (tenant) è ubicato su data center all’interno del territorio dell’Unione europea. La gestione del servizio è affidata a Sogei, la società partner del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Come funzionano i nuovi processi da remoto

Nel decreto, il Ministero prevede anche dei meccanismi di sicurezza avanzati per tutelare l’integrità del procedimento.

Per i magistrati, i giudici tributari e i segretari, infatti, l’accesso al collegamento dovrà avvenire tramite indirizzi di posta elettronica istituzionale con una procedura che comprenda l’uso di almeno due fattori di autenticazione.

Per quanto riguarda lo svolgimento delle udienze da remoto, l’ufficio di segreteria della Corte di giustizia tributaria invierà alla parte che ha richiesto il collegamento da remoto una comunicazione tramite PEC, con almeno tre giorni di anticipo.

Questa comunicazione conterrà l’avviso dell’ora della convocazione, il link per la partecipazione e l’informativa per la privacy. Il link è da considerarsi un dato strettamente personale e può essere condiviso solamente con il difensore delegato.

Le nuove regole esplicitano, poi, il divieto assoluto di registrazione con ogni strumento da parte di chiunque. In apertura, tutti i partecipanti dovranno dichiarare, sotto la propria responsabilità, che l’udienza non è vista né ascoltata da soggetti non ammessi e impegnarsi a non effettuare registrazioni.

Inoltre, viene categoricamente vietato l’uso della messaggistica istantanea interna a Teams e il deposito di documenti tramite la piattaforma di videoconferenza.

Processo verbale con firma digitale

Il decreto MEF individua anche le regole per il processo verbale d’udienza digitale. Questo dovrà essere sottoscritto con firma elettronica qualificata o firma digitale da parte del Presidente (o giudice monocratico) e dal segretario.

All’interno dovrà essere dato atto:

  • delle modalità di accertamento dell’identità dei soggetti ammessi (eventuale esibizione di documento, i cui estremi non vengono però annotati per rispetto del principio di minimizzazione dei dati);
  • della libera volontà di partecipazione e della conoscenza dell’informativa privacy;
  • delle dichiarazioni di riservatezza rese dalle parti.

Nel caso in cui il Sistema Informativo della Giustizia Tributaria risulti indisponibile, il verbale analogico verrà redatto e successivamente trasformato in copia informatica, con attestazione di conformità tramite firma elettronica qualificata o firma digitale.

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