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A cura di Daniele Biacchessi
Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la giornata della memoria della Shoah che ricorda lo sterminio pianificato da parte nazista di milioni di ebrei, oppositori politici, minoranze. Proprio da qui parte il ragionamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un discorso al Quirinale davanti alla premier Giorgia Meloni e al presidente del Senato Ignazio La Russa. “Il culto del capo è stato un virus micidiale. Siamo di fronte a un crinale apocalittico della storia. Israele ha sofferto, ora non neghi lo Stato ad altri”. Il Capo dello Stato dedica la commemorazione ai cosiddetti Giusti, cioè a quelle persone che salvarono le vite degli ebrei, gente come Giorgio Perlasca, Gino Bartali e molti altri. Mattarella li ricorda ad uno a uno, affermando che l’indifferenza è la più perniciosa delle colpe, e non dimentica che l’Italia fascista, adottò le leggi razziali, quelle che definisce “il capitolo iniziale del terribile libro dello sterminio“. Il Presidente ricorda anche che gli appartenenti alla Repubblica di Salò catturarono gli ebrei, contribuirono alla loro deportazione, ordinarono stragi. “Un portato inestinguibile di dolore, di sangue, di morte sul quale mai dovremo far calare il velo del silenzio“, sostiene Mattarella. E’ solo una storia del passato? No, è anche storia di oggi, perché si corre il rischio di un ritorno “di pericolose fattispecie di antisemitismo potenziato da social media senza controllo e senza pudore”. Ma il nostro Paese conserva ancora degli anticorpi per impedire che i fantasmi del passato ritornino? Mattarella è prudente, ma ottimista. Sostiene che la cura deve iniziare dalla cultura e dall’istruzione, specialmente in questo tempo in cui la storia sembra smarrire la sua strada. Mattarella però avverte: “Le ideologie di superiorità razziale, il nazionalismo predatorio, la supremazia dello Stato, del partito, sul diritto inviolabile di ogni persona, il culto della personalità e del capo sono stati virus micidiali”. Si tratta di un messaggio chiaro, rivolto contro chi in Europa tenta di spostare indietro l’orologio della Storia.
Scritto da: Giornale Radio
today1 Novembre 2024 13203 8
today31 Ottobre 2024 13188 8
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